The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
martedì 15 novembre 2011
CULTURA E CONTROCULTURA
Cari amici ed amiche.
Invito tutti a pregare il 19 novembre di questo mese.
Infatti, il 19 novembre 1600 nacque re Carlo I Stuart, re d'Inghilterra, di Scozia, d'Irlanda e di Francia, Defensor fidei, martire e santo. Il video che ho preso da Youtube parla del suo martirio, che avvenne il 30 gennaio 1649.
Ora, c'è chi mi chiede come io possa sostenere e difendere un personaggio come re Carlo I Stuart, che secondo la storiografia ufficiale non viene visto di buon occhio, se pur in parte riabilitato da essa.
Per la storiografia ufficiale, che viene studiata anche nelle scuole re Carlo I fu nel torto poiché visto come "liberticida, tiranno e traditore della nazione".
In realtà, esistono prove che riabilitano completamente questo personaggio.
Infatti, re Carlo I protesse i cattolici dalle persecuzioni, aprendo forse la strada a quello che poi diverrà l'anglo-cattolicesimo.
In pratica, se non ci fosse stato re Carlo I Stuart, non ci sarebbe stato nemmeno John Henry Newman.
Inoltre, re Carlo I cercò di portare la cultura del Rinascimento e dell'epoca barocca italiana in Inghilterra.
Per esempio, a Londra vi è la Queen's Chapel che fu realizzata dall'architetto Inigo Jones per la regina Enrichetta Maria di Borbone, moglie di re Carlo I, per farle assistere alla Messa cattolica.
Quella chiesa fu fatta in perfetto stile italiano.
Queste nozioni non provengono dalla storiografia ufficiale ma dalla "controcultura".
Il fatto che io sia cultore della figura di re Carlo I ed anche suo devoto (visto che questi è anche santo, se pur solo per la Chiesa d'Inghilterra ma è tenuto in considerazione anche per quegli anglicani che sono passati al cattolicesimo, con l'ordinariato della Costituzione Apostolica "Anglicanorum Coetibus") deriva da uno studio che io ho condotto personalmente.
Ho guardato sia la storiografia ufficiale che la la "controcultura" .
Da lì ho capito che, forse, la storiografia ufficiale potrebbe essere in errore.
Anzi, il vero "Leviatano" fu Oliver Cromwell, che instaurò una dittatura e fece delle terribili persecuzioni religiose. Egli, tra l'altro, salì al potere con una rivoluzione cruenta.
Un discorso analogo può essere fatto su Giuseppe Garibaldi.
Per la storiografia ufficiale, Garibaldi fu un eroe, anzi fu l"Eroe dei due mondi".
In realtà, egli fece anche delle cose terribili di cui la storiografia ufficiale non dice nulla.
Per esempio, per conquistare il sud Italia, Garibaldi ed i suoi si allearono con la mafia.
Anzi, possiamo dire che Garibaldi ed i suoi aprirono la strada ai mafiosi, mandando il sud in scatafascio.
Di questo, la storiografia ufficiale non dice niente di ciò, come non dice niente delle porcherie fatte dai garibaldini. Per esempio, si parlano di saccheggi e persino di stupri fatti dai soldati garibaldini.
Leggete questo articolo del sito "Brigantaggio.net" che è intitolato "I novanta giorni di Garibaldi in Sicilia".
Anche nel nord Italia, non tutti furono con i garibaldini e con i piemontesi. Il feldmaresciallo dell'Impero Austro-Ungarico Josef Radetzky, sui territori italiani dell'impero, disse che "bastava impiccare preti ed avvocati" ma ai contadini non interessava nulla di stare con i piemontesi.
Effettivamente, le guerre che ci furono nel Mantovano furono condotte da piemontesi, liguri e toscani mentre alla popolazione non interessava nulla di passare sotto i Savoia.
Quanto ai preti di cui parlava Radetzky, era chiaro che egli si riferisse ai vari don Enrico Tazzoli e soci, che congiurarono contro Vienna.
Anche qui, tante cose vengono taciute.
E' chiaro che certe cose facciano comodo a chi ha certe ideologie.
La storia diventa così l'ancella della propaganda politica.
Leggete questo articolo del blog dell'Associazione Sant'Ignazio di Loyola di Pistoia che è intitolato "La verità storica fondamento dell’identità e dell'unità nazionale - Paolo Martinucci" .
Per questo non c'è una memoria condivisa.
Anzi, chi dice delle cose contrarie alla storiografia ufficiale viene visto come "pazzo" o peggio.
Leggete questo articolo del blog "Il Giornale del Sud" che è intitolato "EDITORIALE/ Napolitano e la Secessione: le amnesie di un Presidente" .
E' logico che la secessione non sia cosa auspicabile ma essa non è nemmeno "antistorica" visto che nel XX secolo ci furono delle secessioni.
Quindi, ad esempio, anche le posizioni di partiti come la Lega Nord (come quelle dei neo-borbonici) hanno una loro legittimità.
Contestare un processo di unificazione come quello italiano ed un certo tipo di sistema (quando questi ha dei grossi problemi) può essere legittimo e, entro certi limiti, anche costruttivo.
Ho qui un altro articolo che mi è stato segnalato da Ivan Vassallo, il suo autore.
Questo articolo è scritto sul giornale "Papalepapale.com" ed è intitolato "Lingua e Religione, l’identità perduta di Malta. PARTE 2".
Questo articolo tocca un tema che riguarda la storia di Malta e di una proposta fatta dal politico maltese Enrico Mizzi che avrebbe previsto il passaggio dell'Eritrea al Regno Unito e di Malta all'Italia.
In pratica, se una cosa del genere fosse passata, Malta sarebbe diventata uno Stato federato dell'Italia e forse, noi italiani non avremmo usato i gas nervini in Etiopia e non saremmo costretti a "doverci rifare una verginità" di fronte alle nostre ex-colonie né a pagare parecchi soldi nelle "tasse per l'Abissinia", attraverso le accise sulla benzina.
Di questo, la storiografia ufficiale non parla.
Come avevo scritto nell'articolo che parla di Roncoferraro e della proposta culturale che avevo fatto al Comune, la storia va letta senza pregiudizi.
Certo, anche la "controcultura" ha i suoi limiti. Ad esempio, non si possono accettare tesi che rivalutino certi personaggi come Stalin, Hitler, Pol Pot, Ceausescu ed il altri. Questi personaggi furono dei criminali assurdi.
Non si possono nemmeno accettare le tesi contro Gesù Cristo. Questi fu un personaggio che trasmise valori nobili.
La storia va letta nelle sua interezza.
Solo così si può acquisire il senso critico verso le cose.
Cordiali saluti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento