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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 19 novembre 2011

CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!

Cari amici ed amiche.

Leggete questo brano del libro del profeta Ezechiele (capitolo 34, versetti 11-12.15-17):

"[11] Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura.

[12] Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.

[15] Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio.

[16] Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.

[17] A te, mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. "

del Salmo 22 (23):

"[1] Salmo. Di Davide.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;

[2] su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.

[3] Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.

[4] Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

[5] Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.

[6] Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni. "

della I lettera di San Paolo ai Corinzi (capitolo 15, versetti 20-26.28):

"[20] Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti.

[21] Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti;

[22] e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.

[23] Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo;

[24] poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza.

[25] Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.

[26] L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte.

[28] E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti. "

e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 25, versetti 31-36):

"[31] Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.

[32] E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri,

[33] e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

[34] Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.

[35] Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,

[36] nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.

[37] Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?

[38] Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?

[39] E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?

[40] Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

[41] Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.

[42] Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;

[43] ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.

[44] Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?

[45] Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me.

[46] E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".

Questi brani sono stati letti nelle Messe vespertine di ieri e saranno letti nelle liturgie di oggi.
Gesù è re e questo è noto. Infatti, egli fu anche unto con olio, a Betania, nella casa di Simone il lebbroso.
Inoltre, quando nacque i Re Magi gli portarono l'oro, l'incenso e la mirra.
Mentre l'incenso è simbolo di divinità e la mirra è simbolo di umanità (e quindi di caducità) l'oro è simbolo di regalità.
Del resto, lo stesso albero genealogico di Gesù affonda le proprie radici nella stirpe reale di Davide.
Però, la regalità di Gesù è ben diversa da quella intesa dal sentire comune.
Gesù "vinse perdendo". Infatti, egli fu accusato di cose che non fece, fu vilipeso, fu frustato, finì sulla croce e morì.
Certo, risorse ma prima di risorgere, egli dovette morire e subire ogni angheria.
Qui si manifestò la sua regalità.
Gesù fece questo ma farà anche un'altra cosa. Giudicherà.
Però, noi non dobbiamo pensare che egli sarà un giudice vendicativo.
Egli, infatti, non giudicherà le persone solo in funzione dei peccati commessi.
Il peccato commesso, infatti, fa sentire male il suo autore perché è cosa fatta e perciò resta nella sua memoria.
Per questo, ad un peccato (ovviamente non mortale) si può rimediare.
Durante le Messe, l'"Atto di dolore" recita:

"Confesso a Dio Onnipotente che ho molto peccato in pensieri, parole, opere ed omissioni,
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa, e supplico la Beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli di pregare per me il Signore Dio nostro.".

Cosa si può notare nell' "Atto di dolore"?
Nell'atto di dolore si nota che l'uomo non può peccare solo con il pensiero, con le parole e con le opere.
Infatti, egli può peccare anche con le omissioni, ossia con il bene non compiuto o con il peccato su cui non ha posto rimedio.
Spesso e volentieri, l'omissione è fatta per accidia, per mancanza di coraggio o per pura dimenticanza.
Il bene che una persona avrebbe potuto fare e che non ha fatto può essere la forma peggiore di peccato perché spesso la persona che fa ciò dimentica tutto.
Ciò si ricollega al brano del Vangelo.
Gesù ci ha chiamati a somigliare a lui.
Questa è la base del suo giudizio.
Termino, portando alla vostra attenzione una cosa importante.
Mercoledì 23 novembre, presso la cattedrale di Mantova, vi saranno le reliquie di Santa Bernadette, la santa di Lourdes, colei che vide la Vergine Maria.
Spero che in tanti partecipiate.
Cordiali saluti.

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