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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 2 novembre 2011

ECCO LA GRAVITA' DELLA DECISIONE DELL'UNESCO!


Cari amici ed amiche.

Leggete questo commento lasciatomi su Facebook dall'amico Morris Sonnino:

"Faccio presente che Israele è un paese democratico dove tutte le religioni sono accettate, la Palestina( che non esiste) agisce come longa manus dell'estremismo islamico, è un paese dove vengono arruolati terroristi e dove i cristiani e tutte le altre religioni,sono messe alla gogna se non trucidati .I palestinesi una terra ce l'hanno già , e si chiama Giordania. Sono i palestinesi che da 40 anni bombardano Israele con missili ( forniti dall'Urss, dall'Iran e dalla Siria),ed è la Palestina che non vuole riconoscere lo stato di Israele a interrompe continuamente i colloqui di pace. Israele è solo e come tale sa che deve prepararsi per difendersi un'altra volta. A mio parere, non appena i paesi arabi, usciti dalle dittature ma pronti ad entrare nelle dittature nazi-islamiche si sentiranno pronti ad attaccare Israele si scatenerà un'altra guerra. Questa volta non di carri armati ma di missili, una pioggia di missili da nord, sud ed est. Allora Israele dovrà difendersi (come sempre) con tutte le sue forze. Uno stato palestinese non può sussistere economicamente e avrà la sola funzione di essere una spina nel fianco di Israele. Sarà sempre una pedina in mano ai suoi finanziatori ed un continuo potenziale casus belli nel mondo arabo. I palestinesi avrebbero invece l’interesse a mantenere aperto il loro caso finché le condizioni storiche non diano loro opportunità migliori per trovare una soluzione in accordo con Israele. Quanto all’UNESCO e all’ONU, esse hanno da sempre favorito l’instaurarsi di pericolose situazioni di stallo tra stati nemici senza mai risolvere le ragioni del conflitto.".

Morris mi trova assolutamente d'accordo con lui.
L'UNESCO ha commesso un grave errore a riconoscere la Palestina come Stato membro.
Infatti, si rischia di creare un focolaio del fondamentalismo islamico entro i confini di Israele, con rischi enormi per quest'ultimo.
Purtroppo, organizzazioni come Hamas sono forti ed il rischio è che esse siano motivate nel loro folle intento di distruggere Israele, proprio da questa decisione scellerata dell'UNESCO.
In pratica, i terroristi si sentono legittimati ad attaccare Israele perché, di fatto, riconosciuti dalle istituzioni internazionali.
Qui c'è un alto rischio conflitto e la colpa è di chi ha avallato questa assurda decisione.
Bene fanno gli Stati Uniti d'America a bloccare i fondi all'UNESCO.
Inoltre, va detto che la scelta dell'UNESCO è stata scellerata anche perché non ha tenuto conto di ciò che sta accadendo in Nord Africa e in Medio Oriente.

Non devono essere aiutati coloro che vogliono la distruzione di uno Stato legittimo e del suo popolo.

Cordiali saluti.





2 commenti:

  1. io vedo in queste riflessioni soltanto un atteggiamento: fare di tutte le erbe un fascio. Infatti si identificano i palestinesi con hamas (un'aberrazione!) ma...si dimentica che esistono i palestinesi moderati (vedi abu mazen e il grande sostegno popolare di cui gode) che, a quanto mi risulta, non vuole assolutamente la distruzione di israele (come hamas) ma solo un pacifica convivenza. A proposito, quando la pace era quasi raggiunta, venne ucciso un uomo di pace (rabin)...per mano israeliana!Io non divido il mondo verticalmente ma orizzontalmente : "i buoni e i malament" stanno SEMPRE da entrambe le parti!!!

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  2. Io sto dalla parte di chi è nella ragione!
    Israele ha ragione!
    Israele è l'unica democrazia del Medio Oriente ed è sotto attacco.
    La scelta dell'UNESCO è sbagliata perché rischia di esporre lo Stato israeliano a seri pericoli.
    Quanto a Rabin, è meglio che tu lasci perdere. Non strumentalizziamo la cosa.

    RispondiElimina

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