Facebook ha deciso di impormi limitazioni per via di un post che violerebbe gli "Standard della community". Il post è quello intitolato "Psicosi da Covid".
Ora, in quel post (con articolo su questo blog) non ho offeso nessuno.
Eppure, mi sono state imposte delle restrizioni perché qualcuno ha deciso di segnalarmi.
A questo punto, potrei prendere la decisione di lasciare definitivamente Facebook e di scegliere qualche altra piattaforma.
Se le cose stanno così, io cambio piattaforma.
Quanto sta accadendo dimostra che i social network come Facebook sono delle testate giornalistiche con una linea editoriale, senza esserlo formalmente.
Qualcosa non quadra.
Se io prendessi il potere, una delle prime cose che farei sarebbe quella di fare una legge che servirebbe ad imporre ai social network delle regole anche riguardo alla censura.
Ergo, un social network che censura indebitamente dovrebbe essere punito con una bella sanzione pecuniaria.
In Polonia vi è una legge di questo tipo.
Una cosa è punire ciò che è illecito e ben altro è sanzionare le opinioni.
Facebook sanziona le opinioni, contrastando ciò che è un diritto riconosciuto in qualsiasi democrazia liberale.
Per le cose illecite vi è già la legge.
Ora, io non ho precedenti penali.
Non ho mai fatto nulla di illecito.
Dunque, come può Facebook fare a me delle cose simili?
Perciò, in queste ore, potrei decidere di chiudere il profilo principale e quelli secondari.
Chi ha il mio numero di telefono, mi contatti via Whatsapp.
Ho ancora il profilo su Twitter, quello su Linkedin e quello su Telegram.
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