I danni della cattiva stampa

La foto qui sopra (che per qualche motivo mi è stata oscurata) mostra due grandi attori: Michael Landon e John Hillerman, rispettivamente nei panni di Charles Ingalls e Sterling Murdock.

La scena è quella di un episodio della V stagione della nota serie TV americana "La casa nella prateria", episodio che è intitolato "Il notiziario di Harriet" .

La trama dell'episodio è molto semplice: Murdock giunge nel nel villaggio di Walnut Grove, chiamato dalla cugina Harriet Oleson.

Murdock fonda un giornale intitolato "La penna e l'aratro".

Harriet Oleson (impersonata da Katherine McGregor) è la proprietaria dell'emporio, con il marito Neels.

Harriet decide di collaborare con il cugino nella redazione del giornale.

Purtroppo, ella inizia a pubblicare sproloqui e pettegolezzi che causano molti danni.

Ora, faccio un parallelo con la realtà.

La nostra stampa è in larga parte di qualità mediocre, se non scadente.

Tanti giornali ed emittenti televisive non fanno informazione ma propaganda. 

Infatti, tanta parte dell'informazione è diventata propaganda.

Ciò si è visto di recente.

Basti pensare al presunto caso del "Russiagate" della Lega.

Lo stesso sottosegretario ha smentito la notizia 

La gente si limita a credere a ciò che legge.

Il compito dell'informazione è quello di portare la conoscenza.

Quando la propaganda prende il posto della conoscenza ci sono i problemi.

Infatti, si creano divisioni ed odi tra persone.

Teniamo conto anche del fatto che qui in Italia non solo si limiti ad informarsi attraverso i giornali ma anche del fatto che si faccia tanto tifo.

Dunque, da vi è una tendenza a credere acriticamente a ciò che riportano giornali e TV e dall'altra vi sono quelli che fanno complottismo ad ogni piè sospinto.

Anche il complottismo è figlio della cattiva informazione.

Infatti, quando l'informazione è cattiva una parte delle persone tenderà a non fidarsi più di della stampa e delle TV e per reazione inizierà a credere ad altri teoremi.

Una cattiva informazione è un pericolo vero per la cultura...e per la democrazia.