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sabato 9 luglio 2022

All'italiano non piace la democrazia



Prendo un articolo da me scritto su "La Civetta", la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova. 

Oramai, una cosa è chiara: tanta parte degli italiani non ama la democrazia ed il ceto politico che governa il nostro Paese lo sa bene.
Per esempio, chi protesta contro il Green Pass, strumento che nulla ha di scientifico ma che è molto ideologico, diventa un "rompiscatole" o un elemento di disturbo, agli occhi della massa di benpensanti.
In nome del "diritto alla salute collettivo" si calpestano i diritti individuali, i quali sono riconosciuti dalla nostra Costituzione e da quelle di tutti i Paesi democratici.
L'italiano non ama la democrazia e lo dimostra quando si astiene dal votare.
Lo dimostra anche per il fatto che non si indigni del fatto che dal 2011 ad oggi il governo del Paese non sia più contendibile e che sia retto da maggioranze nate nel palazzo e costituite da partiti che fino al giorno prima si scannavano.
La democrazia è un'altra cosa.
In democrazia i governi sono scelti dal popolo che vota, il potere è contendibile e chi contesta qualcosa che è fatto dal governo e su cui vi è il sentore dell'errore non deve essere visto come un "rompiscatole".
In democrazia il diritto dell'individuo viene prima di quello collettivo.
In Italia questo concetto sta venendo meno.
La cosa buffa è il fatto che tanti italiani si indignino per ciò che sta accadendo all'Ucraina e dicano di difendere la democrazia in quel Paese dell'Europa dell'Est.


 

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".