Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Federico Punzi che è intitolato "Crisi pilotata: la regia Quirinale-Nazareno per inchiodare Draghi".
Ne riporto questo stralcio:
Dunque, alla fine l’iter della crisi sembra essere stato concertato tra il Quirinale, Palazzo Chigi e il Nazareno. Già in Cdm, infatti, annunciando l’intenzione di rassegnare le dimissioni, dunque ancor prima di vedersele respinte dal presidente Mattarella, Draghi ha anticipato ai suoi ministri che avrebbe riferito mercoledì alle Camere, segno evidente che il percorso dimissioni-respinte-verifica era già stato concordato.
Stessa maggioranza, stesso governo
Attenzione però, perché il tentativo non è quello di cercare un’altra maggioranza, un Draghi-bis.
No, a leggere le dichiarazioni di Letta e di altri esponenti piddini, come i ministri Franceschini e Orlando, si direbbe che il Pd sia abbastanza fiducioso di poter recuperare il Movimento 5 Stelle, il quale fino ad oggi in effetti ha sempre dichiarato che avrebbe votato la fiducia al governo Draghi e che il dissenso era nel merito del decreto aiuti".
Secondo una certa "tradizione", Jack Swigert a bordo della navicella spaziale Apollo 13 avrebbe detto: "Houston, we have a problem!".
Il premier Mario Draghi si è dimesso ma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni.
Oramai, appare evidente una cosa: l'Italia è ostaggio del Partito Democratico, un partito che, a dispetto del nome, governa dal 2011 senza avere vinto nessuna elezione.
Questo è un grosso problema.
Ora, i cardini della democrazia sono: l'eleggibilità del potere da parte del popolo, il fatto che vi siano almeno due schieramenti politici, la presenza di un'opposizione con dei diritti e la contendibilità del potere.
Se mancasse anche solo uno di questi principi, la democrazia sarebbe a rischio.
Purtroppo, qui in Italia la democrazia è a forte rischio.
In una democrazia governa chi vince le elezioni.
Chi perde va all'opposizione.
Nessuno muore per il voto.
Eppure, vi è una gran paura del voto, specie dalle parti del Nazareno, la sede del Partito Democratico.
Il Partito Democratico sta tenendo in ostaggio il nostro Paese per un suo interesse di bottega.
Esso non vuole il voto.
Anzi, se si abolissero le elezioni quelli del Partito Democratico farebbero una gran festa.
Il giochino del Partito Democratico è molto semplice: riformare la legge elettorale con l'introduzione della soglia di sbarramento al 4%, per fare sì che i centristi come Italia Viva ed Azione tornino al centrosinistra.
Magari, si potrebbe aggregare anche qualche altro partitino centrista e qualche transfuga del centrodestra ed il gioco sarebbe fatto.
Così, Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, potrà fare il suo "campo largo" per poter battere un centrodestra favorito nei sondaggi.
Questo è il dato di fatto.
Così, l'Italia resterà nell'immobilismo ed il suo futuro sarà nero.
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