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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 19 luglio 2022

L'unità nazionale non è la normalità


Sono d'accordo con quanto scritto su "Atlantico Quotidiano" da Tommaso Alessandro De Filippo, il quale ha riportato le parole del professor Luigi Curini.

Ora, il problema dell'Italia riguarda la democrazia.
Come ho scritto varie volte, la democrazia ha dei principi inderogabili.
Il primo principio è la possibilità da parte dei cittadini di scegliere i governanti con libere elezioni.
Il secondo principio è la presenza di una maggioranza e di un'opposizione.
Il terzo principio è la contendibilità del potere.
Se anche uno solo di questi tre principi fosse messo in discussione la democrazia stessa sarebbe a sua volta in discussione.
Purtroppo, nell'Italia di oggi questi tre principi sono fortemente in discussione.
Dunque, la struttura repubblicana del nostro Paese continua ad esistere formalmente ma di fatto si sta trasformando in qualcosa di diverso rispetto alla repubblica democratica che era alle origini.
Dal 2011 ad oggi ci troviamo nelle mani di governi non eletti e vediamo dei diritti costituzionalmente riconosciuti che vengono calpestati. 
Banchieri prestati alla politica vengono osannati come eroi da un certo mainstream, quando in realtà hanno causato danni.
Si diffondono fake news che dicono che questi tecnocrati abbiano il consenso da parte della maggioranza della popolazione ma la realtà dice il contrario. 
Basti pensare al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, al quale è stata attribuita dai giornali del mainstream la firma all'appello in favore del premier Mario Draghi, quando la realtà dice il contrario.
Si vive sempre in emergenza, anche quando quest'ultima non c'è.
Dalla "Repubblica democratica fondata sul lavoro" si sta passando all'oligarchia fondata sull'emergenza e sul voto di scambio (del tutto legale) del Reddito di Cittadinanza.
Tutto deve restare eguale ed il governo non può essere cambiato.
Oggi, abbiamo un governo in crisi.
Per il bene di tutti si deve andare a votare.
L'unica soluzione pacifica e democratica a questa crisi è il voto.
Le alternative non sono piacevoli.
Non è piacevole che un governo non eletto dal popolo e senza una maggioranza forte in Parlamento continui ad operare come non è piacevole il rischio di tensioni sociali che potrebbero portare a situazioni gravi.
Le ultime due situazioni potrebbero verificarsi entrambe. 




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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.