Oramai, le elezioni sembrano una cosa certa. Dobbiamo fare in modo che personaggi come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio non siano più presenti nell'agone politico.
Personaggi come Di Maio rappresentano questa classe politica priva di cultura e di ogni capacità di fare politica come si deve.
Di Maio è diventato quello che è diventato grazie a quel Movimento 5 Stelle che ha promesso un rinnovo della classe politica e che invece si è comportato peggio dei partiti storici.
Per esempio, il Movimento 5 Stelle ha promesso di combattere il trasformismo e invece è diventato il Movimento del Trasformismo.
Basti dare un'occhiata a quelli che dal Movimento 5 Stelle sono passati ad altri partiti o che ne hanno fondati di nuovi.
Di Maio è l'esempio paradigmatico di ciò.
Un ragazzo che non sapeva nemmeno parlare un italiano decente è diventato vicepresidente della Camera dal 2013 al 2018 e ministro dello Sviluppo Economico e ministro degli Esteri dal 2018 ad oggi.
Di Maio è il classico personaggio senza un vero orientamento politico e senza idee che si ritrova in un posto di potere per essere funzionale a chi il potere ce l'ha veramente.
Eppure, egli crede di essere un grande leader a tal punto da aver fondato un suo partito.
Si tratta di un piccolo partito.
Di Maio ha applicato queste parole di Giulio Cesare: "È meglio essere primo in un villaggio che secondo a Roma".
In un Paese normale un personaggio come Di Maio non avrebbe né parte né arte in politica.
Forse, avrebbe il suo dignitoso lavoretto che gli darebbe il sostentamento ma non ricoprirebbe nessun ruolo di responsabilità.
Una persona così non può ricoprire la carica di ministro degli Esteri.
Non ha nessuna competenza.
Di Maio rappresenta quello che la politica italiana non deve essere, la politica di chi non ha competenza ma tanta voglia di restare seduti sullo scranno.
Dunque, si voti e si voti bene.
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