Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto il Parlamento ed il Consiglio dei Ministri ha decretato che si voterà il 25 settembre.
Le elezioni erano inevitabili.
D'altra parte, un Governo retto da una maggioranza politicamente fragile non avrebbe potuto fare una fine diversa.
La maggioranza che sosteneva il premier Mario Draghi ed il suo Governo era numericamente molto forte (visto che la maggioranza dei partiti, da Articolo 1 alla Lega, era con lui) ma politicamente era debolissima.
Il Governo era come una un grande palazzo le cui fondamenta erano instabili.
Un edificio così è destinato a crollare rovinosamente.
Dunque, si è posta fine ad una vera e propria agonia e si è deciso di ridare la voce ai cittadini.
Il 25 settembre si voterà.
Qualcuno ha obiettato riguardo al quel giorno per via della concomitante festività ebraica del Capodanno.
Così, qualcuno parlava di elezioni che si sarebbero tenute il 2 ottobre.
In realtà, le comunità ebraiche italiane hanno fatto sapere che non sussiste nessun tipo di problema.
Dunque, si voterà il 25 settembre.
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