Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Musso che è intitolato "Draghi torna da Ankara a mani vuote, Erdogan fa carne da porco dei nostri interessi".
Mi ricordo del nostro premier Mario Draghi, il quale lo scorso anno definiva il presidente turco Recep Tayyip Erdogan un dittatore.
Oggi lo stesso Draghi tratta lo stesso personaggio come un galantuomo.
Peccato che il "galantuomo" in questione farà carne di porco dei nostri interessi.
Infatti, in Libia vi è un governo filo-turco ridurrà la portata del gas libico destinato al nostro Paese.
Non è stata detta manco una parola sul gas del Levante.
Come ha scritto Musso, sul gas in generale, Erdogan ha accennato solo a quello del Mar Nero e all’Italia solo come fornitore di tubi.Dunque, Draghi si è fatto prendere a ceffoni da Erdogan e non ha neppure reagito.
Dov'è finito l'uomo che lo scorso anno attaccava Erdogan, definendolo un dittatore?
Del resto, Draghi ha fatto ciò non in presenza di Erdogan.
Invece, di fronte al presidente turco il nostro premier si è comportato come il ragionier Fantozzi.
La Turchia ci frega e noi rendiamo omaggio al suo dittatore.
Questi sono i dati di fatto.
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