Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Max Del Papa che è intitolato "Lockdown e Green Pass ormai endemici: cambia l’emergenza ma le parole d’ordine sono sempre le stesse".
Ne riporto questo stralcio:
Concordo in pieno con codeste parole.
Vado anche oltre, facendo notare un'altra cosa.
Infatti, con il dovuto rispetto, penso che chi sostiene il lockdown e critica il presidente russo Vladimir Putin, per le azioni indegne che egli compie in Ucraina, abbia bisogno di un buon psicoterapeuta.
Infatti, tale visione ha un che di schizofrenico.
Non si può accusare Putin di essere un dittatore quando qui in Italia si mantiene di fatto lo stato di emergenza ad oltranza.
Ricordo che il 31 marzo non sarà prorogato lo stato di emergenza per il Covid ma che ne resterà in vigore un altro per la crisi ucraina.
Il Green Pass non sarà tolto e le discriminazioni resteranno.
Adesso, faccio un'altra considerazione.
Quelli che la pensano come me hanno tutto il diritto di definire Putin un dittatore poiché criticano pesantemente le misure insensate che sono in vigore qui in Italia.
Altri, invece, non hanno questo diritto.
Il Green Pass non è una misura sanitaria ma politica.
Oramai, lo ammettono tutti.
Tale misura politica è stata messa in atto solo per obbligare di fatto la gente a vaccinarsi perché lo Stato non ha avuto il coraggio di prendersi le responsabilità riguardo agli effetti avversi.
Lo vogliamo riconoscere o no?
Per questo motivo, certa gente non ha il diritto di criticare Putin.
Putin è un dittatore ma quello che c'è qui in Italia rasenta l'autocrazia.
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