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martedì 15 marzo 2022

Il popolo ucraino rischia di pagare un prezzo altissimo


Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Michele Marsonet che è intitolato "Gli errori di Zelensky e la lucida follia di Putin possono costare caro agli ucraini".
Ne riporto questo stralcio:

"È semplicemente folle negare la responsabilità della Federazione Russa per l’invasione dell’Ucraina, ma ritengo anche che l’intera questione sia stata gestita in modo pessimo da tutti, occidentali compresi. Putin, informato male dai suoi servizi segreti (che non sono più quelli dei tempi dell’Urss) non ha capito i forti sentimenti anti-russi di buona parte della popolazione ucraina, retaggio dell’occupazione zarista prima e di quella sovietica poi.

È vero che i due Paesi condividono secoli di storia comune e che l’origine di entrambi risale alla Rus’ medievale di Kiev. Le lingue tuttavia non sono uguali, anche se si assomigliano parecchio. La situazione è molto difficile perché nessuno vuole fare concessioni.

A tale proposito dico qualcosa di poco popolare in questo momento, che vede dominare una sorta di “pensiero unico”. A me pare che Volodymyr Zelensky abbia conservato parecchie caratteristiche dell’attore comico, che era il suo precedente lavoro, e che sia meno eroico di quanto molti pensano. Mi ricorda per alcuni versi Beppe Grillo, anche se per sua fortuna il cabarettista genovese non ha mai dovuto misurarsi con le bombe.

Tuttavia, tornando a Zelensky, quando vedi che il tuo popolo è sottoposto a forti sofferenze e rischia il genocidio qualche concessione va pur fatta, soprattutto se il nemico è più forte. Concessioni su Donbass e Crimea per esempio. Né trovo così irricevibile la richiesta che l’Ucraina diventi un Paese neutrale come la Finlandia. Capisco perfettamente che agli ucraini non piaccia, ma la situazione di un Paese va sempre valutata in base ai rapporti di forza che intrattiene con quelli vicini.

La neutralità, per quanto indigesta, risolverebbe molti problemi. Oppure Zelensky pensa davvero che Kiev possa diventare una nuova Stalingrado, con gli ucraini nel ruolo dei difensori ex sovietici e i russi in quello degli attaccanti tedeschi? Sarebbe un dramma indicibile, una battaglia casa per casa o rovina per rovina. Alla fine è assai probabile che i russi prevarrebbero comunque, ma il prezzo che gli ucraini pagherebbero sarebbe comunque altissimo.

Qualcosa di simile gli ha detto il premier israeliano Naftali Bennett, che di guerra se ne intende essendo un ex militare che ha svolto in passato anche delicate missioni all’estero per l’esercito di Gerusalemme. La risposta del presidente ucraino è stata un netto “no”, forse è convinto che sia preferibile la distruzione del suo sventurato Paese alla resa condizionata
".

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sbagliato.
Oramai, il Donbass e la Crimea sono persi per l'Ucraina.
A questo punto, l'Ucraina potrebbe salvare la sua sovranità lasciando la Crimea ed il Donbass ai Russi, così da togliere a Vladimir Putin ogni altro pretesto per invadere l'Ucraina.
L'Ucraina lascerebbe la Crimea ed il Donbass ai Russi e questi ultimi si ritirerebbero dall'Ucraina e lascerebbero gli Ucraini in santa pace.
Anche quella della neutralità dell'Ucraina sarebbe un'altra carta con la quale poter salvare il Paese.
Putin è un dittatore e questo è risaputo.
Però, Zelensky è un pazzo.
Se lui crede di poter mantenere a lungo il popolo ucraino armato di bombe molotov contro i Russi che hanno i carri armati e le armi più pesanti è un folle.
Il popolo ucraino rischia veramente di avere grossi problemi.
Oltretutto, l'Occidente passa le armi agli ucraini.
Ora, dove finiranno queste armi?
Finiranno nelle mani delle esercito ucraino?
Se queste armi finissero nelle mani dell'esercito regolare di Kiev nessuno avrebbe di che preoccuparsi.
L'esercito ucraino è serio. 
Queste armi finiranno nelle mani dei paramilitari ucraini e dei civili?
Finiranno nelle mani dei Russi?
Se queste armi finissero nelle mani dei paramilitari chi garantirebbe la loro restituzione a fine conflitto?
Non vi è nessun controllo sui paramilitari. 
Se esse finissero nelle mani dei Russi come potrebbe reagire Putin nei confronti dell'Occidente?
Putin non si fermerà di fronte a nulla.
Lo ha già fatto capire. 
A questo punto, serve un trattato bilaterale che da una parte conferisca alla Russia il Donbass e la Crimea e che le assicuri la neutralità dell'Ucraina e che dall'altra garantisca a quest'ultima la piena sovranità senza ingerenze esterne.





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.