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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 21 marzo 2022

Putin non è un pazzo


Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Michele Marsonet che è intitolato "Putin non è un folle, la sua visione è coerente con l’imperialismo sia russo che sovietico".
Ne riporto questo stralcio:

"Diversi analisti occidentali sono convinti che Vladimir Putin non sia più in possesso delle sue piene facoltà mentali. Sarebbe insomma affetto da vere e proprie turbe psichiche che hanno sconvolto la sua mente, e una delle motivazioni offerte è che sia stato colpito dal Covid senza riprendersi pienamente.

È ovvio che si tratta di mere ipotesi, poiché le prove non ci sono. Urge dunque porsi un quesito di fondo. Lo zar moscovita è davvero un folle, per di più pericolosissimo disponendo di un arsenale atomico paragonabile a quello americano? Se così fosse, la situazione sarebbe ancora più drammatica di quanto si ritiene, dal momento che il comportamento di un pazzo è del tutto imprevedibile"
.

L'ipotesi di una perdita di senno del presidente russo Vladimir Putin gira in rete ma è solo una fandonia.
In realtà, Putin ha un'idea lucida di ciò che sta facendo.
Sappiamo tutti che la Russia ha sempre aspirato ad avere uno sbocco sul Mare Mediterraneo.
Aveva questa aspirazione tanto in epoca zarista quanto in quella sovietica.
Ricordiamo la Guerra di Crimea (1853-1856).
In quella guerra, la Francia ed il Regno Unito appoggiarono l'Impero Ottomano proprio contro la Russia, la quale voleva prendersi Costantinopoli ed avere uno sbocco sul Mare Mediterraneo. 
Putin riprende questo principio.
Ora, la colpa dell'attuale situazione è anche dell'Occidente. 
Proprio perché Putin coltiva questo "sogno" , l'Occidente non avrebbe dovuto dargli questo pretesto nel foraggiare i corpi paramilitari ucraini, come il famoso Battaglione Azov. 
Il Battaglione Azov ha nelle sue file dei neonazisti. 
Oggi, Putin ha un pretesto per fare la guerra e ciò gli è stato fornito dall'Occidente.
Il Battaglio Azov è una formazione paramilitare con neonazisti nelle sue file.
L'Occidente non avrebbe dovuto foraggiare simili formazioni. 
Anzi, in nome dei valori della democrazia, l'Occidente avrebbe dovuto scoraggiare la formazione di simili formazioni.
Ergo, i Paesi occidentali avrebbero dovuto dire alle autorità di Kiev: "O prendete le distanze da simili formazioni o noi non dialogheremo con voi". 
Ciò non è stato fatto.
Oggi, si vedono i risultati di ciò.
Con la questione dei russofoni del Donbass e della Crimea da proteggere dai neonazisti, Putin ha il pretesto per attaccare l'Ucraina.
Dunque, Putin non è un pazzo.
Egli sta agendo scientemente per un vecchio progetto imperialista della Russia. 



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.