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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 31 marzo 2022

Il tribunale di Facebook ha colpito ancora


Il tribunale di Facebook ha colpito ancora, con un'altra sua sentenza.

L'altro ieri ho dovuto farmi un altro profilo, il sesto di tutta una "carriera" di blogger e di articolista iniziata nel 2003, perché ho subito una nuova censura.
Così, mi ritrovo con tre profili disabilitati, due parzialmente bloccati ed uno funzionante.
Per chi gestisce Facebook io sarei un delinquente?
Strano, pensavo che a determinare lo status di delinquente fosse la legge e che gli organi giudicanti fossero i tribunali, i quali alla legge fanno riferimento.
Il mio casellario giudiziale è pulito.
Del resto, a differenza di ciò che pensa qualcuno, è dal 2003 che bazzico la rete, a cominciare con la mia presenza in alcuni forum.
Dal 2008, scrivo su "Italia chiama Italia" e sono attivo come blogger dall'anno successivo.
Dal 2015 scrivo su "La Civetta", la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova. 
Dal 2020, scrivo dei piccoli ebook che potete trovare su Amazon.
Non ho mai avuto problemi legali.
Se io fossi pericoloso ci sarebbe la legge a punirmi.
I miei contenuti compaiono su Google.
Basterebbe digitare il mio nome. 
Invece, io non ho mai avuto problemi.
Dunque, non si capisce tutto questo accanimento da parte di Facebook.
Inoltre, non penso che chi dirige "Italia chiama Italia" (o chi dirige "La Civetta") sia tanto sprovveduto da pubblicare qualche mio articolo con contenuti pericolosi.
A questo punto, penso che chi gestisce Facebook debba dire a tutti: "Ragazzi, Facebook non è più una piattaforma sulla quale tutti possono pubblicare ciò che vogliono (a patto che non violi la legge) ma è una testata giornalista con una linea editoriale. Chi non rispetta questa linea editoriale è fuori".
Tra l'altro, su Twitter posso pubblicare senza limiti.
Dunque, gli "standard della community" cambiano a seconda del social network?
Se Facebook mi limitasse anche questo profilo o me lo chiudesse, io mi vedrei costretto ad agire di conseguenza, chiudendo tutti i profili e passando ad altre piattaforme. 
Pare che Telegram sia interessante.
Dovrò farci un pensierino.
Forse, prima di censurare, coloro che gestiscono Facebook ed i fact checkers farebbero bene a leggere ciò che è stato pubblicato, anche scomodandosi ad aprire i link. 









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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.