Come riporta un articolo di Francesco Galietti su "Panorama", la guerra in Ucraina ha cambiato le alleanze. Questo è vero.
Pensiamo alla Russia stessa.
Prima di questo patatrac si pensava che la Russia potesse occidentalizzarsi.
Evidentemente, ci si sbagliava.
La Russia mantiene il suo DNA russo.
Inoltre, gli USA amministrati da Joe Biden hanno allentato i rapporti con l'Arabia Saudita, per il caso Kashoggi.
Così, nell'Unione Europea si pensa di rimpiazzare il petrolio saudita con quello iraniano.
Però, l'Iran è alleato della Russia.
Dunque, non si può combattere con la Russia e poi stabilire i rapporti con i suoi partner.
Inoltre, per avere il petrolio iraniano si dovrà riabilitare l'Iran.
Questo potrebbe compromettere i rapporti con Israele, il quale (giustamente) troverebbe una cosa del genere veramente disdicevole.
Ricordo che l'Iran ha più volte minacciato Israele, minacciando che avrebbe cancellato lo Stato ebraico dalle cartine geografiche.
Dunque, solo un Paese potrebbe trarre dei benefici da questo guazzabuglio.
Il Paese in questione è la Cina.
Invito a rileggere il mio articolo su "Italia chiama Italia" che parla di ciò.
La Cina punta a sedersi sul tavolo dei vincitori, a prescindere da come andrà la guerra in Ucraina.
Questa è l'unica cosa certa.
Dunque, gli equilibri geopolitici sono cambiati e continuano a cambiare.
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