Questo è un tweet della senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli:
"La libertà di stampa in Italia è sacra: nessun ambasciatore può metterla in discussione. Solidarietà a
@MassimGiannini e a tutti i giornalisti de La Stampa per il tentativo di intimidazione che di certo non fermerà il grande lavoro che stanno facendo per raccontare guerra Ucraina".
Sotto vi è la risposta del mio amico Morris Sonnino, del quale è lo screenshot messo qui sopra:
"
La libertà di stampa vale solo per la Stampa, mentre il Professor Orsini si può censurare? È così che funziona ?".
Nessun giornale deve essere intimidito.
Questo è ovvio.
La libertà è un bene irrinunciabile.
Però, questo discorso deve valere per tutti.
Se la libertà del quotidiano "La Stampa" deve essere difesa (anche se è sempre meglio cercare di informare bene le persone anziché cercare il titolo ad effetto) lo stesso discorso doveva valere anche per il professor Alessandro Orsini.
Sia chiaro, io non condivido molte cose dette da Orsini.
Però, trovo che non sia corretta questa censura nei suoi confronti.
Vedete, esistono due forme di dittature.
Esiste una dittatura esplicita, come quella che c'è in Russia, ed esiste una dittatura implicita, una dittatura che sembra democrazia ma che, in nome della maggioranza, punta a tappare la bocca a chi la pensa in modo diverso.
Sembra che, prima con il Covid ed ora con la guerra in Ucraina, qui in Italia si stia andando verso una dittatura implicita.
Chi la pensa in modo diverso diventa un "pericoloso No Vax" o un "pericoloso putiniano", a prescindere dal fatto che sia veramente l'una o l'altra cosa.
Orsini dovrebbe avere il diritto di parlare come tutti gli altri.
In una democrazia liberale ogni opinione deve essere espressa, a patto che non sia illegale.
Una democrazia liberale matura e seria non dovrebbe temere i dissenzienti.
In un Paese democratico non si ha paura del dissenso.
Anzi, il dissenso può essere una ricchezza.
La vera forza dell'Occidente democratico è questa.
Se manca questo principio l'Occidente è morto e non è molto dissimile dalla Russia di Putin o dalla Cina.
Io non vorrei vivere in una realtà simile alle ultime due che ho citato.
La senatrice Ronzulli dovrebbe dire qualcosa anche riguardo al professor Orsini.
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