Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Matteo Bellini che è intitolato "Repubblicani Usa “partito della guerra”? Un mito da sfatare, dati e storia alla mano".
Ne riporto questo stralcio:
Indipendentemente dalla fazione che ci aggrada, bisogna fin da subito chiarire che nella storia recente nessun presidente può dirsi immune dall’aver, in un modo o nell’altro, utilizzato lo strumento militare in politica estera. Generalizzare sarebbe dunque fuorviante".
A ben guardare la storia recente, le amministrazioni americane più inclini alla guerra sono tutte democratiche.
Basti vedere l'amministrazione Clinton con la Serbia, l'amministrazione Obama con la Libia e l'amministrazione Biden con l'Ucraina.
Le amministrazioni democratiche sono quelle più inclini alla guerra.
Questo è il dato di fatto.
In particolare, le amministrazioni Obama e Biden stanno destabilizzando il mondo.
Al contrario, varie amministrazioni repubblicane hanno praticato la politica dell'isolazionismo.
Praticando l'isolazionismo, le amministrazioni repubblicane garantiscono una migliore condizione di pace.
Questo è ovvio.
Infatti, andando ad intaccare certi equilibri nei vari Stati il rischio di conflitto è maggiore.
Al contrario, l'isolazionismo rende minori i rischi di guerra.
Il caso più recente è rappresentato dall'amministrazione Trump.
Nel periodo di governo del tycoon, gli USA non hanno affrontato nessun conflitto armato.
Dunque, lo stereotipo del repubblicano guerrafondaio non regge.
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