Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Michele Marsonet che è intitolato "Ecco perché è un errore affidarsi a Xi Jinping per fermare Putin: il futuro è cinese?".
Ne riporto questo stralcio:
"E così ci siamo arrivati. L’Occidente, posto che tale termine abbia ancora un senso, si affida al dittatore Xi Jinping per fermare un altro dittatore, Vladimir Putin. Siamo piombati in un incubo che sta mettendo a repentaglio il futuro delle nostre società liberaldemocratiche. Gli equilibri dell’ordine mondiale sono ormai sconvolti, e l’ordine nuovo che verrà non sarà certo a nostro favore.
Sono trascorsi solo pochi mesi dal summit virtuale convocato da Joe Biden per compattare – almeno in teoria – il fronte dei Paesi democratici e per contrastare l’avanzata impetuosa delle autocrazie sul piano globale. Quel summit è fallito, come tutti sappiamo, e ora gli autocrati, trionfanti e ringalluzziti, ci rammentano che la realtà è cambiata in modo radicale. Né è facile prevedere con esattezza il futuro che ci attende".
Sono trascorsi solo pochi mesi dal summit virtuale convocato da Joe Biden per compattare – almeno in teoria – il fronte dei Paesi democratici e per contrastare l’avanzata impetuosa delle autocrazie sul piano globale. Quel summit è fallito, come tutti sappiamo, e ora gli autocrati, trionfanti e ringalluzziti, ci rammentano che la realtà è cambiata in modo radicale. Né è facile prevedere con esattezza il futuro che ci attende".
La questione è molto semplice: le autocrazie avanzano perché le democrazie arretrano.
In questi due anni di pandemia Covid le democrazie sono state messe seriamente a dura prova.
Basti pensare alla situazione che c'è qui in Italia o alle elezioni presidenziali americane.
Molto probabilmente, come i fatti hanno dimostrato, se non ci fossero stati il Covid ed il voto per posta le elezioni presidenziali americane sarebbero state vinte dal presidente in carica Donald Trump.
Il voto per posta non garantisce libertà e segretezza del voto.Qui in Italia si mantengono delle restrizioni che oramai non hanno più ragion d'essere.
Al contrario, le autocrazie risultano rafforzate.
Ora, ricorrere alla Cina per fermare la Russia di Putin è un errore.
Al presidente cinese Xi Jinping interessa solo fare diventare la Cina prima potenza mondiale.
Come ho scritto anche su "Italia chiama Italia", se Putin vincesse, la Cina vincerebbe con lui ed il blocco russo-cinese si rafforzerebbe e farebbe paura all’Occidente. Invece, se Putin perdesse, la Cina potrebbe mangiarsi la Russia. Infatti, in caso di sconfitta della Russia, quella tra Putin ed il suo omologo cinese Xi Jinping non sarebbe più un’alleanza paritetica, ma vedrebbe il secondo in una posizione di forza rispetto al primo.
In Russia ci sono risorse che fanno gola ai Cinesi.
Basti pensare al gas e alle risorse idriche.
Un Vladimir Putin indebolito potrebbe mettere Xi Jinping in condizione di farsi strada in Russia.
Dunque, la Cina potrebbe decidere di fermare Putin solo per un suo tornaconto.
A fronte di ciò, l'Occidente si trova ad avere a che fare con le sue leadership logore e tendenti al socialismo.
Così, la partita sarebbe persa anche se la Russia fosse fermata.
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