Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Michele Marsonet che è intitolato "Vicino a Mosca ma non troppo: ecco come Pechino sta cercando di sfruttare il conflitto ucraino".
Ne riporto questo stralcio:
Finora Putin e Xi Jinping si sono spalleggiati a vicenda sul piano internazionale. Il leader russo ha appoggiato senza riserve le rivendicazioni cinesi su Taiwan. Quello cinese, a sua volta, ha affermato di considerare giustificata la richiesta d’indipendenza delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.
È probabile, tuttavia, che Pechino non si attendesse l’invasione completa dell’Ucraina ordinata da Putin, ritenendo che il capo del Cremlino puntasse solo all’annessione delle due repubbliche russofone. L’operazione, invece, ha assunto dimensioni ben più vaste, con l’obiettivo di far tornare l’intera Ucraina nell’orbita di Mosca.
Quando ha capito che Putin puntava direttamente su Kiev, Xi ha adottato una posizione più prudente, invocando una soluzione diplomatica del conflitto, con ciò scontentando il suo collega russo. I due autocrati, insomma, al momento sembrano più distanti di prima".
Ora, esprimo una mia opinione.
Dalla mia modesta militanza politica ha imparato che spesso ciò che conta di più è quello che non è espresso pubblicamente.
Che Russia e Cina siano alleati è vero.
Ora, la Cina è attendista.
Questo attendismo ci deve far riflettere.
Il sospetto è che i Cinesi dicano: "Che Putin vinca o perde, noi vinceremo sempre".
Infatti, se Putin vincesse, i Cinesi direbbero: "Abbiamo vinto anche noi!".
In caso di sconfitta dei Russi, i Cinesi direbbero: "Noi abbiamo vinto comunque".
Se la Russia vincesse, grazie all'asse Mosca-Pechino, i Cinesi avrebbero una posizione di forza insieme all'alleato slavo.
Se la Russia perdesse, i Cinesi potrebbero allungare le mani su Mosca, per esempio acquistando quel gas che non sarebbe più acquistato dall'Europa.
Dunque, la Cina finanzierebbe la Russia, rendendo ancora più forte il legame tra i due Paesi, a vantaggio del Dragone.
In pratica, il Dragone cinese si mangerebbe l'Orso russo.
Per questo motivo Putin non vuole perdere la guerra.
Putin non vuole diventare subalterno alla Cina.
La Cina non è disposta ad affondare con la Russia, in caso di sconfitta di quest'ultima.
Da qui nascerebbe il nervosismo dalle parti del Cremlino.
Questo potrebbe indurre Putin a fare qualche azione veramente sconsiderata, mettendo in pericolo non solo gli Ucraini ma anche noi Europei ed il suo stesso Paese.
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