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venerdì 25 marzo 2022

La pessima politica di Biden è l'arma di Putin



Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Federico Punzi che è intitolato "La pericolosa illusione del Team Biden di umiliare Putin e spaventare la Cina col minimo sforzo".
Ne riporto questo stralcio:

"La rappresaglia del Cremlino nella guerra economica con l’Occidente è arrivata – proprio alla vigilia del vertice Nato e del Consiglio europeo di oggi – e come prevedibile va a colpire il ventre molle, ossia la dipendenza dell’Europa continentale dal gas russo. La sensazione è quella di trovarci a combattere questa guerra economica con un braccio legato, se non entrambi.

L’ordine di Putin a Gazprom di farsi pagare il gas che esporta nei “Paesi ostili” (ovvero quelli che hanno adottato sanzioni contro Mosca) in rubli anziché in euro o dollari è una mossa difensiva, ma che ci ricorda i limiti di efficacia delle sanzioni economiche alla Russia e la loro ambivalenza. Con questa decisione in pratica Mosca obbligherebbe gli acquirenti europei di gas a fare ciò che l’Occidente ha impedito alla Banca centrale russa di fare: vendere valuta estera e comprare rubli per sostenere il valore della moneta russa, che infatti ieri è risalita cospicuamente sull’euro. Neutralizzando così almeno in parte la sanzione fine-di-mondo, il congelamento delle riserve estere di Mosca, che come abbiamo visto peraltro è ancora parziale, al momento si possono “scongelare” per il servizio del debito.

Uno scacco, perché sarebbero gli stessi Paesi Ue, acquistando gas, a stabilizzare il rublo e la situazione finanziaria russa, come d’altra parte già fanno ogni giorno garantendo un regolare flusso di entrate nelle casse del Cremlino.

La reazione europea è stata un misto di incredulità e nervosismo, come se non si aspettassero che in guerra – perché tale è, sebbene economica – oltre a tirare colpi, se ne possano anche ricevere. Obbligarci a pagare il gas in rubli? Una violazione dei contratti, se ne esce candidamente il vicecancelliere e ministro dell’economia tedesco Robert Habeck, mostrando di non aver compreso su quale terreno abbiamo deciso di rispondere all’aggressione russa dell’Ucraina. Non è esattamente un campione di affidabilità l’Occidente che sequestra riserve estere e conti corrente, anche individuali, su base extragiudiziaria. Così come la presidente Von der Leyen che bolla come “immorale” il blocco da parte russa dell’export di grano ucraino non sembra consapevole delle gravi conseguenze economiche su milioni di persone delle sanzioni occidentali. Altro che contratti e morale, si chiama guerra economica. Combattiamola, ma senza frignare
".

Tutta questa vicenda fa trarre qualche conclusione.
La prima è il fatto che il predecessore di Joe Biden alla Casa Bianca, Donald Trump,  non sia stato affatto sostenuto da russi.
Anzi, adesso il presidente russo Vladimir Putin parla degli interessi in Ucraina del figlio di Biden.
Perché non l'ha fatto durante le elezioni americane?
Del resto, anche Trump sapeva di questa vicenda.
Eppure, Putin ne parla adesso.
Oramai, il gioco è chiaro.
Quello che Putin sta facendo è un giochino tipico dell'Arte delle Guerra, il testo di Sun Tzu.
Putin si è scelto il nemico più debole.
Probabilmente, se fosse stato rieletto Trump la storia sarebbe stata diversa.
Putin non avrebbe avuto modo di invadere l'Ucraina.
Non è stato casuale il fatto che Trump abbia saputo garantire la pace. 
Al di là delle sue apparenti mattane, Trump ha dimostrato di saper trattare.
Inoltre, dava anche un'idea di forza. 
Dunque, questo fatto inerente al figlio di Biden non è emerso durante le elezioni.
Era noto che il voto per posta sarebbe andato a favore di Biden alle elezioni ma se il fatto fosse emerso durante le elezioni presidenziali la storia sarebbe stata diversa. 
La seconda considerazione riguarda l'Europa.
Ad essere danneggiati maggiormente dalle sanzioni contro la Russia potrebbero essere i Paesi europei.
I Paesi europei hanno bisogno del gas russo.
Certamente, è vero che il cambiamento imposto da Putin riguardo alla moneta con la quale si dovrà pagare il gas potrebbe rendere i contratti nulli.
Se una cosa del genere accadesse Putin non venderebbe più il gas ai Paesi europei (e perderebbe parecchi soldi) ma l'Europa resterebbe senza gas.
A fronte di ciò, i Paesi europei si sono divisi.
Se l'Italia è per le sanzioni alla Russia altri Paesi sembrano più concilianti.
Dunque, la situazione è molto intricata.
Putin potrebbe vendere il gas alla Cina e questo potrebbe fare sì che gli USA di Biden impongano delle sanzioni anche contro Pechino.
Il problema è che anche la Cina potrebbe reagire.
Comunque, la pessima politica di Biden è l'arma di Putin.
Biden ha dato prova di grande debolezza.
Basti vedere quanto accaduto in Afghanistan per capirlo. 



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.