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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 14 marzo 2022

Attacchiamo tanto Putin ma non guardiamo noi stessi


Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo intitolato "Un Paese in vigile attesa: un governo che si regge sulle emergenze e fa piccolo cabotaggio".
Questo ne è uno stralcio:

"La risposta, peraltro stizzita, fornita dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante il question time di mercoledì scorso alla Camera dei deputati non può che lasciare sbalorditi. Ad ascoltare, a rileggere, si fa fatica ad attribuirgli queste parole per l’evidente contraddizione che si palesa: il suo governo si regge proprio sull’emergenza, anzi sulla doppia emergenza (quella sanitaria prima e quella bellica ora) da cui non riesce a liberarsi. Peraltro, nonostante l’ampia maggioranza che lo sostiene, il governo è costretto spesso e volentieri a porre la questione di fiducia, blindando la discussione parlamentare e inibendo possibili modifiche, soprattutto sui provvedimenti pandemici".

Siamo alla follia.
Il nostro Paese vive in un continuo stato di emergenza.
Prima vi era la pandemia ed ora vi è la guerra in Ucraina.
Noi non torneremo più alla normalità. 
La pandemia sta finendo e Paesi confinanti con l'Ucraina non sono in stato di emergenza.
Dunque, non si capisce il senso dello stato di emergenza a causa della guerra in Ucraina. 
La nostra democrazia è di fatto sospesa.
Si fanno tante manifestazioni contro il presidente russo Vladimir Putin (che di certo ne ha combinate parecchio) ma forse dovremmo manifestare (prima di tutto) contro il nostro Governo.
Nel merito, esso non si comporta in modo tanto diverso da un governo autocratico. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.