Su "La Verità" vi è un'intervista di Alessandro Rico ad un noto docente di diritto internazionale, il professor Luca Marini. Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot.
Per il professor Marini non ci sono dubbi: il Covid è stato usato per una svolta di tipo autoritario.
In pratica, si è fomentata la paura per favorire i governi.
La paura è un ottimo strumento per il controllo delle masse.
I fatti lo dimostrano.
Quando ha paura, la gente è disposta ad accettare ogni cosa dal governo.
Il governo fa leva sulla paura e sull'ignoranza (intesa come non conoscenza) per potere avere il controllo.
Prima si è usato il Covid ed oggi si usa la guerra in Ucraina.
Prima vi era lo spot pro-vaccinazione ed ora ci sono gli inviti ad accendere la luce il meno possibile, per via della crisi del gas scaturita dalla succitata guerra.
Questi spot e questi inviti sono diventati veri e propri "dogmi" di uno Stato etico, uno Stato che non solo agisce per mantenere l'ordine ma anche per imporre un codice morale, come se fosse una Chiesa.
Se il mantenimento dell'ordine e della convivenza civile è cosa che compete allo Stato, il codice morale ed etico non spetta alle istituzioni civili, almeno in uno Stato democratico.
La gente è martellata da notizie di dubbia veridicità che servono ad alimentare la paura.
Alimentando la paura collettiva, la gente accetta ogni cosa proposta dal governo, anche la più assurda.
Così, la democrazia viene ridotta in nome del collettivismo e la libertà individuale viene.
Forse, prima di criticare il discutibile Vladimir Putin, faremmo meglio a guardare in casa nostra.
Infatti, attacchiamo tanto il presidente russo ma accettiamo quelle cose di cui noi lo accusiamo.
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