L'articolo è di padre Aldo Bonaiuto.
Ne riporto questo stralcio:
"Lo scrittore italo-argentino Antonio Porchia diceva che “l’uomo vorrebbe essere un Dio, senza la croce”. Deve essere proprio così se, a governo e anno scolastico appena iniziati, il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti ha subito individuato un’urgenza: rimuovere il crocefisso dalle aule perché la scuola è laica e sostituirlo, in quanto simbolo divisivo, con una cartina geografica.
Non che le urgenze, quelle vere, manchino. Un edificio scolastico su cinque ha lesioni strutturali e nella metà dei casi gli interventi necessari non vengono effettuati. In molti istituti, poi, mancano gli insegnanti, anche quelli di sostegno, e gli organici incompleti impediscono di avviare regolarmente le lezioni. In ballo c’è quella che è stata definita da Benedetto XVI la cristianofobia dell’Occidente secolarizzato, incapace di vedere nel crocefisso la sorgente dello spirito di solidarietà, perdono, riconciliazione e collaborazione che esattamente 30 anni fa, con il crollo del Muro, inaugurò una nuova era, una nuova sintesi, una rinnovata speranza dopo i decenni oscuri della guerra fredda".
Con tante brutte cose che ci sono, il Crocifisso non è certo un problema.
Quello che ha proposto il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti è assurdo.
Il Crocifisso non è solo un simbolo religioso ma è anche un simbolo della nostra cultura.
Provate a leggere, per esempio, le opere di Jacopone da Todi e la "Divina Commedia" di Dante Alighieri.
Esse sono intrise di tradizione giudaico-cristiana.
Provate a girare in una città.
La prima cosa che vedrete nella sua piazza è la cattedrale.
Anche in ogni centro abitato vi è almeno una chiesa.
Provate a guardare anche le maggiori opere d'arte del nostro Paese.
Molte di esse sono ispirate alla tradizione giudaico-cristiana.
Dunque, levare via il Crocifisso non è solo un affronto al cattolicesimo ma è anche una violenza alla nostra storia e alla nostra civiltà.
Anche qui da noi c'è una forma di cristianofobia.
Essa è subdola perché punta a distruggere la nostra identità in nome dell'"accoglienza".
La nostra civiltà muore lentamente.
Anche qui da noi c'è una forma di cristianofobia.
Essa è subdola perché punta a distruggere la nostra identità in nome dell'"accoglienza".
La nostra civiltà muore lentamente.
Nessun commento:
Posta un commento