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martedì 1 ottobre 2019

Dopo i "tortellini dell'accoglienza", avremo il "riso alla pilota halal"?

L'iniziativa dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi di lanciare il tortellino con il pollo, per accontentare gli immigrati di religione islamica, non è piaciuta a molti.

Oggi abbiamo i "tortellini dell'accoglienza". Domani avremo il "riso alla pilota halal"?
Il riso (o risotto) alla pilota è un riso cotto nell'acqua (come la pasta) e condito con la pasta del salame (detta pistume) cotta con burro e vino e del formaggio Parmigiano Reggiano grattugiato.
Esso è tipico della Provincia di Mantova e (in particolare) delle zone di Castelbelforte, San Giorgio-Bigarello, Castel d'Ario, Villimpenta e Roncoferraro.
Ora, io penso che la cucina rispecchi la cultura e la tradizione di una zona.
Un piatto come il riso alla pilota rispecchia la cultura contadina della terra mantovana e quel mondo delle cascine in cui avveniva la "maialatura", ossia, l'uccisione del maiale, dalle cui carni si ricavavano cotechini, costine, pancetta, salsicce, salami ed ovviamente il pistume per condire il riso.
Il riso era il piatto che si faceva per assaggiare il pistume che sarebbe stato insaccato per fare i salami e salsicce.
Quindi, si creava un clima di convivialità.
Il tortellino bolognese è frutto di una ricetta molto antica.
Le sue prime fonti risalgono al XII secolo, quando a Bologna si mangiavano i “tortellorum ad Natale".
Infatti, i tortellini erano (e sono) il piatto della festa e quindi dovettero avere un ripieno ricco di carni, compresa quella di maiale.
Il maiale è sempre stato simbolo di economia.
Dunque, andare a stravolgere piatti della tradizione in nome del "politicamente corretto" è un insulto alla storia.
Anzi, fare una cosa del genere equivale ad ammazzare le nostre tradizioni.
Le tradizioni fanno parte dell'identità di un popolo.
Cambiarle equivale a distruggere l'identità di quel popolo.
Se una ricetta prevede l'uso della carne suina, si deve usare quella carne.
Se non lo si facesse, quella ricetta non rispecchierebbe la tradizione.
Oggi, si cambiano le ricette di cucina. Domani che si farà?
Si toglieranno le croci dalle chiese e le edicole con le immagini della Madonna e dei Santi, per "non offendere chi non è cristiano"?
Anzi, quanto sta accadendo è una manifestazioni di un atteggiamento "islamicamente corretto".
Perché, per esempio, non si è mai inventato un "tortellino kasher", per venire incontro agli ebrei, i quali fanno parte del nostro del nostro popolo?
Questo la dice lunga ed è essere masochisti.
Se ai musulmani non vanno bene i tortellini tradizionali...si diano a loro dei ravioli ricotta e spinaci.
Sono sempre un piatto tradizionale che non ha bisogno di modifiche.

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