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martedì 14 agosto 2018

Ponte crollato, meno polemiche più fatti

Non posso essere d'accordo con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli quando dice che "la migliore grande opera è fare manutenzione ordinaria alle strutture esistenti".
In realtà, si debbono mettere a posto le opere esistenti e farne di nuove, laddove servono.
Una cosa non esclude l'altra.
Anzi, penso che questa tragedia non possa essere usata per dire "no" a nuove opere.
Detto questo, oggi non si deve polemizzare.
Si deve stare vicini alle vittime del crollo del viadotto "Morandi", il viadotto dell'Autostrada A10 Genova-Ventimiglia.
Certamente, da oggi servirà un maggiore monitoraggio delle infrastrutture.
Questo non dovrà valere solo per gli enti che gestiscono le autostrade, piuttosto che per le istituzioni, ma anche per i cittadini comuni.
Ergo, una persona che (per esempio) nota una buca nel manto nella strada di fronte a casa sua deve rivolgersi al suo Comune.
Lo stesso dicasi per chi nota sgocciolio di acqua dalla volta di una galleria.
Anche in tal caso, si deve segnalare a chi di dovere il problema.
Infatti, quello sgocciolio potrebbe essere indice di qualcosa di più grave.
Se ciascuno facesse la sua parte, forse, certe tragedie si potrebbero evitare.
Quanto accaduto a Genova è stato sconvolgente.
Un gigante di cemento armato si è sbriciolato come un biscotto.
I morti sono 35 ma il bilancio potrebbe anche essere più pesante.
Preghiamo per tutte le vittime dell'incidente.


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