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sabato 18 agosto 2018

Il paradosso grillino

Su "Panorama" vi è un articolo di Augusto Minzolini che è intitolato "Perché i 5 Stelle sono molto più abili dei leghisti nell'occupare i posti di potere".
Sugli esponenti del Movimento 5 Stelle è stato detto di tutto.
Infatti, è stato detto che sono incapaci, che sono dei dilettanti ed altre cose.
Eppure, sono riusciti ad occupare i posti di potere meglio di quanto non abbiano fatto i partner della Lega.
Pensiamo, ad esempio, alla Cassa depositi e prestiti, il cui nuovo amministratore delegato Fabrizio Palermo è stato indicato dall'eminenza grigia del mondo grillino Stefano Buffagni.
Lo stesso discorso vale per Ferrovie dello Stato.
Per questo ente è stato scelto Giovanni Battisti, un tecnico vicino al Movimento 5 Stelle.
Per contro, vi è stato il caso della presidenza della Rai.
La Lega aveva indicato Marcello Foa, che è stato bocciato da Forza Italia.
Anziché dare una mano a Matteo Salvini e colleghi, il leader politico (e vice-premier) Luigi Di Maio ha cominciato a predicare l'esigenza di un nome condiviso.
I grillini sono pronti ad occupare anche la Rai?
Certamente, il fatto di avere dietro la Casaleggio ed Associati stia aiutando i grillini a fare ciò, intrecciando rapporti con una parte consistente dell'establishment italiano, li mette im una situazione veramente paradossale.
Questo è un paradosso.
Infatti, il Movimento 5 Stelle si è sempre presentato come il "partito anti-sistema ed anti-establishment".
Eppure, esso si sta servendo dell'establishment per occupare posti di potere.
Guardando bene questo "governo del cambiamento" si scopre che alcuni ministeri chiave (come quello degli Esteri e quello dell'Economia) sono in mano a ministri tecnici.
Per esempio, l'attuale ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, è stato ministro degli Affari Europei del Governo presieduto da Mario Monti (2011-2013) e di quello presieduto da Enrico Letta (2013-2014).
Moavero Milanesi non è certo un uomo contro l'establishment.
Questo crea un problema alla Lega e all'attuale ministro degli Interni Matteo Salvini.
Quest'ultimo, per avere mano libera riguardo all'immigrazione, rischia di dovere subire le idee assistenzialiste e contro le imprese del "Decreto Dignità"  e le assurde posizioni contro importanti opere (come la TAV ed il gasdotto TAP) che il Movimento 5 Stelle esprime.
Questo rischia seriamente di fargli perdere voti di parte dell'elettorato del Nord.




2 commenti:

  1. Il signor Salvini sapeva bene chi sono i grillini ma aveva un accordo con Casaleggio quindi significa che le idee grilline gli piacciono, gli imprenditori leghisti non lo voteranno più ma nel frattempo lui spera di stare 5 anni al governo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo, finché avremo un sistema proporzionale ed un'Italia tripolare avremo il rischio di governi come questo o di governi di grande coalizione Partito Democratico-Forza Italia.

      Elimina

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.