Cari amici ed amiche,
siamo alle solite.
Come riporta "Il Giornale", in un articolo intitolato "Il giudice grazia i violenti: "Protesta giusta, sono ragazzi"", a Bologna sono stati (di fatto) graziati dei manifestanti violenti.
Il giudice per le indagini preliminari di Bologna ha graziato un gruppo facente parte del Comitato Universitario Autonomo (CUA) il quale si era reso protagonista di scontri nell'ottobre scorso, di fronte alla mensa dell'università.
La linea dura della Procura si è scontrata con quella del giudice per le indagini preliminari che ha considerato gli scontri tra studenti antagonisti e polizia avvenuti in piazza Puntoni lo scorso ottobre fuori dalla mensa scolastica universitaria non alla stregua di veri e propri atti gravemente criminali. Il giudice per le indagini preliminari ha così preferito disporre per black bloc sotto inchiesta provvedimenti più blandi rispetto agli arresti domiciliari: tre obblighi di firma e un divieto di dimora in città per gli scontri fuori dalla mensa universitaria di ottobre e novembre, in piazza Puntoni. Le notifiche ai diretti interessati sono arrivate ieri dalla Digos, che indaga anche sui tornelli divelti alla biblioteca di via Zamboni 36 e sugli scontri seguiti allo sgombero della stessa struttura: un blitz - quest'ultimo - che risale al mese scorso e che fu sollecitato dal rettore per porre fine a una situazione di illegalità ormai fuori controllo. Dopo l'irruzione delle forze dell'ordine il "36" fu liberato da spacciatori, ladri e balordi vari, ma da allora il portone è rimasto sempre chiuso "in attesa di provvedimenti". Gli incidenti tra studenti e uomini in divisa si sono ripetuti con frequenza e in città la tensione non è mai calata.
Io trovo tutto ciò assurdo.
I poliziotti fanno il loro dovere (rischiando anche la loro incolumità) e cercano di mantenere l'ordine e poi arriva un giudice che si attacca a qualche cavillo legale e che (di fatto) vanifica tutto.
Qui nessuno vuole delle "notti cilene", in riferimento a quello che accadeva nel Cile di Pinochet, ma penso che sia legittimo che un cittadino chieda un po' di ordine.
Però, una manifestazione violenta va fermata e chi si rende protagonista in ciò va punito severamente.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Non vuoi le notti cilene? Mi sa però che hai difeso quei delinquenti in divisa della diaz che mandarono in frantumi denti, costole e crani, mandando pure in coma gente innocente. Ciò nella totale impunità, che hai pure giustificato. Anzi ti sei pure rammaricato quando furono riaperte le indagini. La tua fu vera e propria apologia di impunità politica, tipico del Cile di pinochet.
RispondiEliminaRiguardo ai casi di Bologna, comunque, ogni tanto sarebbe bene che verificassi le notizie giornalistiche che acriticamente riporti. Magari leggere le motivazioni non farebbe male. Questa è la differenza tra un informatore e un passacarte.
Trasudi incoerenza da tutti i pori: tu non reclami giustizia ma giustizia politica. Fatto sta che tra i violenti, condanni alcuni (gli studenti comunisti), assolvi altri (i poliziotti di destra).
Le tue parole come al solito ti qualificano e dunque ti offendi da solo.
C'è di tutto in questo articolo: mancato controllo delle fonti e incoerenza nel trattamento da riservate ai violenti. Che altro aggiungere?
Questa è la mia risposta: https://thecandelabraofitaly.blogspot.it/2017/03/io-sostengo-le-forze-dellordine.html
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