leggete i commenti all'articolo intitolato "Avete capito chi c'è dietro le femministe americane?".
Una certa interlocutrice ha commentato così:
"Non credo che quella araba sia una cultura contro la donna peggiore della nostra. La donna oggetto, le ragazzine letteralmente svestite che fanno sfoggio in TV quasi da prostitute delle loro tette e labbra rifatte al servizio degli uomini, nei paesi arabi non le vedo. La nostra donna è sottomessa di fatto ed in maniera ancor peggiore di quella araba.È razzista soprattutto chi è incapace di autoanalizzarsi. È razzista chi ha lo sguardo corto. È incredibile liquidare una intera cultura di mezzo miliardi di uomini in tal modo, tra l'altro generalizzando e buttandoci dentro decine e decine di paesi ed etnie diverse. Non so se nel suo razzismo c'è più ignoranza o odio ideologico. E comunque più guardo le altre culture (compresa quella araba) e più mi vergogno della mia che è ormai senza spirito né altri valori che non siano quelli del denaro. Mi vien da dire, anche riguardo alla donna: senti da che pulpito!".
Siamo alle solite.
Quando si è "politicamente scorretti", si è "razzisti","omofobi" e quant'altro.
Personalmente, non odio nessuno.
Non amo il "politicamente corretto".
Da noi, la donna è libera.
Se una donna vuole andare in giro "svestita" (cosa che personalmente non approvo) lo può fare liberamente, senza rischiare di prendere le botte dal marito o dal padre.
Chi viene da noi deve rispettare la nostra cultura.
Se una persona vuole venire qui da noi e vuole portarsi dietro un Corano lo può fare.
In certi Paesi, invece, andare in giro con una Bibbia e dei Rosari rischia di essere pericoloso, per l'accusa di "proselitismo".
Spero di essere stato chiaro.
Spero di essere stato chiaro.
Prima di parlare di "razzismo", si conti fino a 100.
Cordiali saluti.
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