Cari amici ed amiche,
all'articolo intitolato "Vogliono incastrare Mario Cattaneo", sono arrivati dei commenti deliranti dal solito commentatore anonimo.
Trovo molto interessante questo commento:
"Parla di garantismo e si inventa reati a carico di persone. Si dice liberale e poi vuole il carcere per dei ragazzini che indossano una maglietta.
Si dice liberale e cattolico e poi vuole l'impunità per la tortuna (quella con la T maiuscola).
Si dice indignato quando le danno del nazista e poi dice che chi è favorevole all'eutanasia è un nazista.
Facciamo una cosa: prendiamola a risata perché lei ha davvero una mente media, anzi medissima. E mi vien da richiamarle la famosa frase: fate quello che dico ma non quello che faccio.
Diciamo che lei non si offende da solo, lei ci fa solo molto divertire: fortunato chi la legge!".
Poveretto! Deve avere bevuto troppo.
Ora, io mi soffermo sulla frase che recita: "Si dice indignato quando le danno del nazista e poi dice che chi è favorevole all'eutanasia è un nazista".
Quest'uomo (se così si può definire) che ha scritto il commento è capace di leggermi nel pensiero.
Ovviamente, sono ironico.
In pratica, egli ha scritto che io sosterrei che chi è favorevole all'eutanasia sarebbe nazista.
Io ho solo voluto ricordare che il concetto dell'eutanasia era insito nel nazismo.
Sul suo "Mein Kampf" , Adolf Hitler scrisse:
"Chi non è sano e degno di corpo e di spirito, non ha diritto di perpetuare le sue sofferenze nel corpo del suo bambino. Qui, lo Stato nazionale deve fornire un enorme lavoro educativo, che un giorno apparirà quale un'opera grandiosa, più grandiosa delle più vittoriose guerre della nostra epoca borghese".
Ora, tanta gente che dice di sostenere l'eutanasia non sa cosa sostiene perché non si informa bene.
Si vuole fare passare l'eutanasia per un "atto di pietà", quando (in realtà) non lo è, e tanta gente ci casca in totale buonafede.
Il concetto dell'eutanasia attuale non è molto dissimile da quello che ci fu nell'epoca del nazismo.
Secondo il concetto in questione, il malato terminale o il disabile è un peso per la società.
Questo è il dato di fatto.
Però, non ho mai scritto che chi sostiene l'eutanasia sia per forza un nazista.
Forse, è una persona che dovrebbe informarsi meglio.
Inoltre, io non mi indigno quando mi danno del nazista.
Semmai, mi metto a ridere perché all'ignoranza si risponde con una risata.
Infatti, tanti di quelli che dicono che chi la pensa come me sia un nazista dicono una sciocchezza.
Io sono di destra. Il nazismo è un'altra cosa.
La destra esiste da prima del nazismo.
Pensiamo a quello che accadde in Inghilterra nel XVII secolo, in cui si formò il partito dei Tories, il partito del re, contro i Whigs, il partito di Oliver Cromwell.
I Tories furono il primo esempio di destra.
Poi, il concetto di destra venne perfezionato da Edmund Burke (nell'immagine, 1729-1797), il quale si schierò contro la Rivoluzione francese del 1789.
La destra è per la difesa della proprietà privata, della famiglia e del rispetto della religione.
La destra comprende il liberismo, il patriottismo, il liberal-conservatorismo e la tradizione giudaico-cristiana, nel caso delle grandi destre occidentali.
Il nazismo (come il fascismo) provenne dal socialismo.
Il partito dei nazisti fu il Partito Nazionalsocialista.
In esso si fusero il nazionalismo, il socialismo, l'antisemitismo ed il totalitarismo.
Nella destra, lo statalismo è rifiutato.
Nel nazismo, lo statalismo fu un dogma.
La destra difende le tradizioni del proprio Paese.
Il nazismo odiava le tradizioni del proprio Paese, tanto da volere distruggere il Cristianesimo.
Dunque, a quel commentatore che stalkerizza me (forse perché non ha niente da fare) consiglio di fare una cosa: fumare e bere di meno e leggere di più...anche libri diversi da "Il Capitale" di Karl Marx.
Cordiali saluti.
Il suo atteggiamento antiliberale traspare già nel come considera i sostenitori dell'eutanasia: essi non hanno una idea personale, ma un'idea errata frutto della loro ignoranza (devono 'informarsi').
RispondiEliminaEbbene le do un'informazione: chi sostiene l'eutanasia ha una propria idea, dato che la basa sulla valorizzazione della propria libertà, ciò che ha ben poco a che fare col nazismo e dunque con un deficit informativo. Infatti nel nazismo l'eutanasia era imposta, quella che sostengono i suoi attuali fautori si basa invece su una scelta personale. Dunque se quella nazista era conseguenza di un'impostazione autoritaria Stato/cittadino (col primo che impone al secondo), quella attuale è frutto di un rapporto liberale cittadino/Stato (col primo che impedisce al secondo di intromettersi nella sua sfera di autonomia). Dunque, non solo l'eutanasia nazista e quella attuale hanno ben poco in comune (se non l'etichetta nominativa), ma a ben vedere ci sono più assonanze tra la sua posizione e quella nazista, dato che entrambe presuppongono un'intrusione dello Stato nella sfera del cittadino. PosizionI, insomma, entrambe antiliberali.
Ora, io non le do del nazista, ma eviti anche lei di tacciare gli attuali sostenitori dell'eutanasia di ricercare pratiche naziste, poiché ciò pone un'alternativa: o sono scientemente nazisti oppure, in quanto ignoranti, non sanno di esserlo, derivando ciò da un loro deficit informativo. E ciò non è bello.
Si riporti la tematica nella normale dialettica democratica, nel normale scambio di idee tra due gruppi di cittadini appartenenti alla stessa comunità nazionale, anziché organizzare una guerra ideologica tra guelfi e ghibellini piena di offese e di accuse.
Vede, io non condivido la sua idea (assolutamente!), ma la rispetto. È nelle sue parole, invece, che non scorgo un rispetto delle altrui idee.
Si rilegga ogni tanto e ogni tanto provi a mettersi nei panni degli altri: di quelli che sostengono l'eutanasia e anche di quelli che, innocenti, hanno subito senza alcuna colpa la violenta vendetta della polizia nella scuola Diaz (hanno subito addirittura delle torture, come nel cile di pinochet! Degli innocenti, perfino dei giornalisti: ma scherziamo!?). Le regole (democratiche, etiche e giuridiche in genere) caro signor fucilone, vanno rispettate da tutti e non soltanto dagli 'altri'. Questo è proprio il paese ove tutti pretendono il rispetto delle regole, purché a rispettarle siano sempre e soltanto gli 'altri'.
Io ignorante o male informato solo perché ho un'idea diversa dalla sua? Ma mi faccia il piacere, direbbe il buon totò! E 'si contenga!', direbbe un altro molto meno buono.
Ps non mi venga a dire che in Belgio si pratica l'eutanasia sui bambini: io sono contrario e la tematica è vasta e sfaccettata e pone mille alternative e soluzioni: è insuscettibile dunque di semplificazione: chi lo fa erra già nel presupposto).
Dimenticavo: accusare persone di aver commesso un grave reato ('incastrare un indagato') senza fornire a supporto uno straccio di prova, cos'è? Come la vogliamo definire, un liberale o un garantista? Lei al posto del cervello ha palesemente un frullato. Ed ha talmente un frullato che non si avvede nemmeno del fatto che ha scritto una palese diffamazione. Si rilegga o meglio, prima di scrivere, conti fino a 10000.
RispondiEliminaIl termine "incastrare" è solo un modo di dire!
RispondiEliminaSpero di essere stato abbastanza chiaro.
Ho spiegato che c'è l'impressione secondo cui chi si difende da un ladro che gli entra in casa è sempre colpevole, quando è la vittima.
Casi come quello (famoso) di Ermes Mattielli o quello di Mario Cattaneo lo dimostrano.
Mattielli è anche morto di crepacuore, dopo che è stato punito severamente per avere sparato a dei ladri che sono entrati in casa sua.
Le pare normale?
Chi si difende e difende i suoi cari ed i suoi beni deve avere sempre ragione.
Qui da me la gente si sta armando.
Le pare normale ciò?
Lei sa solo insultare usando l'anonimato.
Buffone.
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