Cari amici ed amiche,
riprendo il discorso iniziato con l'articolo intitolato "Caro Telese, ti invito a sciacquarti la bocca".
L'altro ieri, durante puntata della trasmissione di Paolo Del Debbio "Dalla vostra parte", il giornalista Luca Telese ha stigmatizzato l'idea secondo cui una persona sia costretta a sparare per difendersi.
Telese ha parlato di una "sicilianizzazione" dell'Italia.
Sulla "sicilianizzazione", invito Telese a sciacquarsi la bocca e farsi un bel gargarismo, visto che ha tirato fuori il solito stereotipo stupido del siciliano che indossa la coppola e spara con la lupara.
Sarà per il fatto che io sia di origini siciliane (per parte di madre) o per il fatto che questo blog abbia nello "staff" elementi siciliani o di origine siciliana (cito Stephanie Caracciolo, il cui padre è originario di Palermo, Angelo Fazio ed Aurelio Giorgianni) io ho trovato offensive le parole di Telese.
I siciliani non sono gente che prende il fucile in mano e spara ad ogni piè sospinto.
Io rispondo a Telese senza polemiche aspre e con i fatti.
Vorrei ricordare al giornalista (che ha qualche tendenza un po' radical chic) che la Sicilia diede un contributo fortissimo all'Italia e non solo.
Per esempio, il noto scienziato greco Archimede (287 BC-214 BC) era siracusano.
Vogliamo parlare anche di santi importanti?
Cito Sant'Agata, che è ricordata come patrona di Catania, e San Bassiano, che è patrono di Lodi.
San Bassiano nacque a Siracusa nel 319 AD e divenne vescovo di Lodi, ove morì nel 409 AD.
Durante l'occupazione araba (948 AD-1072 AD) in Sicilia si coltivava il riso, anche se esso era conosciuto già da prima.
In quell'epoca, in Piemonte, qui in Lombardia ed i Veneto non si sapeva neppure cosa fosse il riso.
Solo tra il XIV ed il XV secolo, il riso arrivò qui nel nord.
Qui a Roncoferraro (e in tutte le zone limitrofe della Provincia di Mantova) si iniziò a coltivare il riso a partire dal XVI secolo,
Inoltre, durante l'epoca normanna (1068-1191), la Sicilia fece parte di un vero e proprio "Commonwealth" che comprendeva l'Inghilterra ed il nord della Francia e che arrivava anche nell'Europa dell'Est.
Pensiamo all'arte.
Se voi andate nella città inglese di Canterbury e visitate la famosa cattedrale, andate nella cripta.
Troverete particolari artistici che potrete rintracciare anche nelle chiese siciliane.
I rapporti tra Sicilia ed un regno importante come quello inglese erano strettissimi.
Pensiamo alle presunte origini inglesi di Gualtiero Offamilio (XII secolo-1190) che fu arcivescovo di Palermo e consigliere di re Guglielmo II (1153-1189).
Questa cosa si protrasse nel tempo.
Per esempio, la Marsala fu inventato da degli inglesi stabilitisi in Sicilia nel XIX secolo.
Non vi dicono niente i cognomi Ingham e Whitaker?
Anche la terminologia accomuna la Sicilia all'Inghilterra.
Per esempio, in inglese lo stoccafisso è chiamato "stockfish".
In siciliano è chiamato "pisci stoccu"...la traduzione più esatta.
Non dimentichiamo la Scuola poetica siciliana (1166-1266).
Senza la Scuola poetica siciliana, il caro Dante Alighieri (1265-1321) avrebbe fatto ben poco e forse la nostra bella lingua italiana non sarebbe mai nata.
Durante la Battaglia di Lepanto (1571), la sicilia ebbe un ruolo importante.
Infatti, da Messina partirono le navi degli Stati cristiani che combatterono contro l'Impero Ottomano.
La statua di don Giovanni d'Austria (1547-1578) che si trova a Messina ce lo ricorda.
Io avevo visto di persona la statua.
Se non fosse stato per un siciliano, la Basilica di Sant'Andrea a Mantova non avrebbe avuto la cupola.
Essa fu fatta da Filippo Juvarra (1678-1736), il quale era un messinese.
Qui a Roncoferraro, una delle famiglie più importanti è quella degli Alessi.
Essa espresse anche amministratori comunali.
Ebbene, gli Alessi sono di origini siciliane, anche se molto remote.
Negli Stati Uniti d'America, precisamente nello Stato di New York, vi è una città di nome Syracuse.
Essa fu fondata nel XVIII secolo, su un precedente insediamento di missionari gesuiti.
Qui vi era una lago salato da cui si prendeva il sale.
Nel 1847, essa assunse il nome di Syracuse, poiché il pioniere John Wilkinson era ispirato dalla città siciliana.
La città di Syracuse è legata a personaggi come gli attori Robert De Niro e Jeff Altman.
Quest'ultimo è noto a noi per avere impersonato Hughie Hogg nel telefilm "Hazzard".
A Syracuse vi è anche un'università.
Quindi, prima di dire che i siciliani sono un popolo di barbari che sparano con la lupara o un popolo di gente superstiziosa che saltella intorno alla figura del santo patrono, certa gente farebbe miglior cosa a studiare.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Ottimo commento caro Antonio, la gente come Telese avrebbe tanto da studiare ma purtroppo è andata avanti col 6 e poi col 18 politico (se ha fatto l'Università) quindi cosa vuoi che sappia della Sicilia se non quello che scrive il kompagno Camilleri su quei gialli da quattro soldi? (spero di non offendere nessuno, questa è solo il mio mancato apprezzamento su quello che scrive
RispondiEliminaQuelli sui siciliani sono stereotipi stupidi.
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