Giovanni Magno 1488-1544 |
Accussì...da Uppsala fuiutu...
pirchì camora la resìa cumanna...
ju, Giuvanni Magnu arciviscuvu, cù sugnu iutu...
puru si nenti haiu cuntru lu re...
pirchì iddu et li sô pridicissura da Iaphet...
cà Magog, unu figghiu, fici...
cà di Noè fu iddu figghiu...
lu sangu pigghiarunu...et riali criscìu l'arvulu...
et pì lu me re haiu haiu ju a priari 'n lamentu...
cà certu dû diavulu lu cunsigghiu nun avissi...
pirchì di chiddu su la Svezia sciùscia lu ventu!
Italiano:
Così...da Uppsala fuggito...
perché ora l'eresia comanda...
io, Giovanni Magno arcivescovo, che sono andato...
pure se nulla ho contro il re...
perché egli ed i suoi predecessori da Jafet...
che Magog, un figlio, fece...
che di Noè fu figlio egli...
il sangue pigliarono...e reale crebbe l'albero...
e per il mio re ho io a pregare in lamento...
che certo del diavol consiglio non abbia...
perché di quello sulla Svezia spira il vento!
Questa mia poesia parla di una storiografia diffusa da Giovanni Magno.
Giovanni Magno (il cui vero nome fu Johan Mansson, latinizzato come Johannes Magni, e tradotto come Johannes Magnus, 1488-1544) fu un arcivescovo cattolico svedese.
Egli fu scelto dal re di Svezia Gustavo I Eriksson Vasa (1496-1560) come nuovo arcivescovo di Uppsala, al posto di Gustavo Trolle (1488-1535), il quale era stato definito traditore, per il suo appoggio al re di Danimarca Cristiano II.
Gustavo Trolle presentò a Cristiano II una lista di suoi avversari, che l'avevano perseguitato ed avevano ordinato la demolizione della fortezza di Almarestäket. Il re danese (che era anche re di Svezia) riunì un numero ancora oggi imprecisato di persone (alcune fonti sostengono cento, altre sostengono venti persone) e le fece giustiziare.
Nel 1521, re Cristiano II fu cacciato da Gustavo Vasa, il quale divenne re nel 1523.
Ci fu un problema.
Papa Clemente VII (1478-1534) reinsediò Gustavo Trolle.
Il re svedese decise di insediare Giovanni Magno senza l'appoggio del Papa.
Gustavo Trolle rimase fuori dalla Svezia e fu ferito mortalmente in battaglia nel 1535 ad Øksnebjerg, presso l'Isola Fionia, in Danimarca.
Tuttavia, le cose non andarono bene per Giovanni Magno.
Il re iniziò ad appoggiare due teologi e fratelli luterani: Olaf e Lars Pederson, meglio conosciuti come Olaus e Laurentius Petri.
Questo non piacque a Giovanni ed il re lo mandò in Russia come diplomatico.
Intanto, il rapporto tra il Papa ed il re si deteriorò.
Nel 1527, il re convocò una dieta a Västerås, ove sancì la sua apertura al luteranesimo.
Nel 1528, il re si fece incoronare ed ungere dai vescovi con un rituale latino da cui furono espunti i riferimenti alla protezione della Santa Chiesa.
Nel 1529 venne tenuta ad Örebro un'assemblea che sancì la rottura con il Papa.
Nel 1531, egli nominò come arcivescovo di Uppsala proprio Laurentus Petri e la Chiesa venne modificata in senso luterano.
Nel 1533, il Papa accolse la nomina di Giovanni Magno ma questi non poté più rientrare in Svezia.
Rimase a Roma, insieme al fratello Olaf, che per noi in italiano è noto come Olao.
Proprio a Roma, Giovanni Magno scrisse delle opere.
L'opera più importante fu la "Historia de omnibus gothorum sueonumque regibus", "Storia di tutti i re dei goti e degli svedesi".
Essa fu pubblicata postuma a Roma nel 1544 da Olao, che alla morte del fratello venne nominato arcivescovo di Uppsala dal Papa ma che non poté insediarsi.
Olao la inviò anche in Svezia, con dediche ai duchi Erik, Giovanni, Magnus e Carlo, figli del re.
Giovanni Magno prese spunto dalla "Getica" di Iordanes e dalle opere di Saxo Grammaticus.
Egli sostenne che il primo re di Svezia fu Magog, figlio di Jafet e nipote di Noè.
Evidentemente, egli volle cercare di fare tornare il re di Svezia sui suoi passi.
Cordiali saluti.
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