Ha ragione il cardinale Bagnasco

Cari amici ed amiche,

sul voto per il ddl Cirinnà, la legge che (se sarà approvata) legalizzerà le unioni civili tra persone dello stesso sesso, il presidente della Conferenza Episcopale Italia, Sua Eminenza il cardinale Angelo Bagnasco, ha ragione.
Di fronte ad un tema simile serve la libertà di coscienza.
Per questo, come ha chiesto il cardinale Bagnasco, il voto dovrebbe essere segreto.
Come ho anche scritto sul blog "Ribellione Nazionale", si vogliono forzare le tappe per arrivare ad una legge errata.
Questa legge ha degli aspetti negativi.
Una di queste è il fatto che essa favorisca la pratica degli uteri in affitto, una pratica che qui in Italia è illegale.
I sostenitori di questa legge dicono che già le coppie eterosessuali fanno queste cose.
Ora, il fatto che le coppie eterosessuali facciano queste cose non giustifica il ddl Cirinnà.
Anzi, quelle coppie che usano l'utero in affitto fanno un atto illecito,  andando all'estero e facendo figurare i figlioli nati dalle madri surrogate come figli propri.
Lo dice la legge 40.
Dunque, il principio del ddl Cirinnà è (in pratica) il fare sì che questa pratica illegale venga fatta anche dalla coppie omosessuali.

Quindi, oltre ad essere sbagliata, questa legge è anche alquanto ipocrita.

Inoltre, vi è anche un'altra grande ipocrisia.

Si parla tanto di "diritti degli adulti" , nella fattispecie degli omosessuali di essere genitori.

Dei diritti dei bambini non si dice nulla?

Anche tanti omosessuali dicono che un bambino deve avere un padre ed una madre.

E' la natura che lo dice.

Sappiamo tutti che quello degli uteri in affitto è un business.

Ora, da sostenitore convinto del capitalismo, io non sono contro il business ma ci sono limiti etici e morali che non possono essere travalicati.

Il business degli uteri in affitto travalica questi limiti.

Questa brutta legge non deve passare.

Cordiali saluti.