leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Sul Manifesto l'articolo di Giulio contro la volontà della famiglia".
"E' difficile pensare che la morte di Giulio Regeni sia collegabile a un incidente stradale, oppure a un caso di criminalità, visto che la malavita egiziana non colpirebbe uno straniero senza neppure avere un tornaconto".
Nella redazione del quotidiano "Il Manifesto" la notizia della morte del giovane ha sconvolto molti. Per questo il giornale (notoriamente comunista) pubblicherà l'articolo dello studente friulano che pochi giorni fa gli aveva rifiutato. Una decisione che ha inorridito la famiglia Regeni che ha diffidato il quotidiano dal farlo. "Giulio - spiega l'avvocato della famiglia Alessandra Ballerini - aveva chiesto di pubblicare gli articoli sotto pseudonimo perché temeva per l'incolumità sua e di un altro ragazzo che si trova ancora al Cairo". E nonostante la famiglia chiede di evitarlo sia per la sicurezza propria e del coautore del pezzo sia per rispetto della volontà del giovane, domani l'articolo sarà pubblicato.
Il giovane collaborava con il quotidiano e pubblicava i suoi pezzi sotto pseudonimi.
Ora, il caso di Giulio Regeni ha contorni sempre più inquietanti.
Di certo, il giovane non è morto per un incidente ed è stato torturato.
Non è che, proprio per quello che stava facendo, il giovane si sia spinto un po' troppo oltre e che qualcuno ha visto in lui una minaccia e ha deciso di agire di conseguenza?
A prescindere dalle idee, non si uccide nessuno.
Se le autorità egiziane, che qualcuno accusa, vedevano in lui un problema, potevano benissimo prendere Giulio, espellerlo dall'Egitto e rimandarlo qui in Italia.
Comunque, il mistero c'è ed è fitto.
Di certo, servono delle serie indagini.
Le autorità egiziane indaghino e l'Italia collabori.
Quanto al "Manifesto", io reputo l'azione inopportuna.
Tra le persone che mi danno del materiale per questo blog, qualcuna non vuole essere nominata.
Io, allora, non la cito e metto uno pseudonimo.
Cito, come esempio, Turgot.
Serve buonsenso.
Cordiali saluti.
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