leggete l'articolo del sito "Tempi.it" che è intitolato "Parigi. Atei, femministe e lesbiche: "L’utero in affitto è vendita di carne umana"".
"Questa non è una battaglia di sinistra, è una battaglia universale". Il convegno per l’abolizione universale dell’utero in affitto si è appena concluso a Parigi e l’attivista Marie-Josephine Bonnet, in prima linea, commenta a caldo la buona riuscita dell’evento. Il riferimento alla sinistra non è casuale, visto che l’assise è stata organizzata non da cattolici ma da una filosofa femminista e socialista, Sylviane Agacinski, e ha visto la partecipazione di guru internazionali della sinistra atea, del mondo femminista e dell’associazionismo lesbico.
Avete capito?
Anche molte comuniste, atee, femministe e lesbiche sono contro il business degli uteri in affitto, business favorito dalle leggi che aprono al matrimonio gay.
Il business degli uteri in affitto altro non è che una nuova forma di riduzione in schiavitù della donna, che per qualche soldo mercifica il suo corpo.
Avete capito? Il business degli uteri in affitto (che già è permesso in vari Paesi) è un business fatto sulla pelle di donne povere che si trovano a portare in grembo un figlio che non sarà mai loro per un po' di soldi, anche a rischio della propria salute.Forse, prima di dire che chi qui in Italia non vuole il ddl Cirinnà è omofobo e fascista, certa gente farebbe bene a riflettere.
Cordiali saluti.
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