Non ho intenzione di farne la pubblicità, anche perché ricordo a malapena come è fatto. Ma in questo periodo lo ZIP è l’oggetto di desiderio più citato da nostro figlio adolescente: e per noi, ormai, è diventato il simbolo del suo crescere. L’esame del patentino, lo aveva tentato a 14 anni, quando poteva darlo gratis insieme a tutti i suoi compagni di classe. Non ci passava nemmeno per la testa di comprargli la moto allora, comunque sull’esame non abbiamo sollevato obiezioni.
Ma, Luigi ha preso l’esame sottogamba, sottovalutato l’impegno e snobbato gli studi: “tanto lo passano tutti…”. E non l’ha passato. Un piccolo colpo alla sua autostima, un grande insegnamento. Per un paio d’anni abbiamo respirato: Luigi girava in autobus, si faceva delle grandi camminate per la città e non chiedeva nulla. Qualche suo amico si rompeva il braccio scivolando con la moto sul ghiaccio, l’altro passava i pomeriggi dal meccanico con il suo Enduro, Luigi non osava fiatare. Poi, l’estate scorsa, ha iniziato “La Grande Campagna per l’Acquisto della Moto”. Solo un genitore può capire la potenza devastante di un figlio che desidera con forza qualcosa. Quel “qualcosa” sarà in ogni sua frase, in ogni discorso, tutti i giorni, in tutte le occasioni. Se per caso vi trovate soli con lui (o lei, è lo stesso) per un viaggio in auto o una passeggiata in montagna, senza vie di fuga, non avete scampo. Capitolerete, per estenuazione. Tutti i vostri argomenti, tutti i vostri dubbi saranno, meticolosamente, smontati e alla fine ne sarete quasi entusiasti… Noi, però, abbiamo tenuto duro per qualche mese, respingendo attacchi concentrici, portati avanti con la complicità dei fratelli, altrettanto martellanti, capaci di tirare fuori l’argomento nei momenti più disparati, come davanti a un bel voto: “Allora adesso gli comprate la moto?”. Nel frattempo, Luigi è cresciuto e maturato. E quando è stato il momento di prendere il patentino (ora per la moto con le marce, quella “da grandi”), si è impegnato, ha studiato, ce l’ha fatta. Adesso sta persino mettendo via i soldi per comprarsi l’agognato motorino: niente di appariscente, senza pretese. Va benissimo lo ZIP, anche di seconda mano. Così, lo ZIP è diventato un po’ la metafora del suo percorso di crescita. E del nostro. Il timore di saperlo in giro con quel coso - nel traffico, con la pioggia, di notte - continua, ma anche noi stiamo imparando a lasciarlo andare, sempre più lontano, sempre più velocemente. Sulle sue due ruote, sui suoi due piedi. Frenando le nostre paure, fidandoci di lui e del Signore. E speriamo in bene. (A oggi il motorino ancora non c’è: stiamo aspettando l’occasione promessaci dal concessionario… intanto, il tempo passa e Luigi continua a crescere: in fondo la tecnica dilatoria funziona… ).
Ma, Luigi ha preso l’esame sottogamba, sottovalutato l’impegno e snobbato gli studi: “tanto lo passano tutti…”. E non l’ha passato. Un piccolo colpo alla sua autostima, un grande insegnamento. Per un paio d’anni abbiamo respirato: Luigi girava in autobus, si faceva delle grandi camminate per la città e non chiedeva nulla. Qualche suo amico si rompeva il braccio scivolando con la moto sul ghiaccio, l’altro passava i pomeriggi dal meccanico con il suo Enduro, Luigi non osava fiatare. Poi, l’estate scorsa, ha iniziato “La Grande Campagna per l’Acquisto della Moto”. Solo un genitore può capire la potenza devastante di un figlio che desidera con forza qualcosa. Quel “qualcosa” sarà in ogni sua frase, in ogni discorso, tutti i giorni, in tutte le occasioni. Se per caso vi trovate soli con lui (o lei, è lo stesso) per un viaggio in auto o una passeggiata in montagna, senza vie di fuga, non avete scampo. Capitolerete, per estenuazione. Tutti i vostri argomenti, tutti i vostri dubbi saranno, meticolosamente, smontati e alla fine ne sarete quasi entusiasti… Noi, però, abbiamo tenuto duro per qualche mese, respingendo attacchi concentrici, portati avanti con la complicità dei fratelli, altrettanto martellanti, capaci di tirare fuori l’argomento nei momenti più disparati, come davanti a un bel voto: “Allora adesso gli comprate la moto?”. Nel frattempo, Luigi è cresciuto e maturato. E quando è stato il momento di prendere il patentino (ora per la moto con le marce, quella “da grandi”), si è impegnato, ha studiato, ce l’ha fatta. Adesso sta persino mettendo via i soldi per comprarsi l’agognato motorino: niente di appariscente, senza pretese. Va benissimo lo ZIP, anche di seconda mano. Così, lo ZIP è diventato un po’ la metafora del suo percorso di crescita. E del nostro. Il timore di saperlo in giro con quel coso - nel traffico, con la pioggia, di notte - continua, ma anche noi stiamo imparando a lasciarlo andare, sempre più lontano, sempre più velocemente. Sulle sue due ruote, sui suoi due piedi. Frenando le nostre paure, fidandoci di lui e del Signore. E speriamo in bene. (A oggi il motorino ancora non c’è: stiamo aspettando l’occasione promessaci dal concessionario… intanto, il tempo passa e Luigi continua a crescere: in fondo la tecnica dilatoria funziona… ).
R. Florio
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