Cari amici ed amiche,
l'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione un articolo del sito "Caffè Geopolitico" che è intitolato "Argentina: Christina Kirchner lascia un Paese al bivio".
Domani si voterà in Argentina.
La competizione dentro le urne sarà sostanzialmente una corsa a tre fra Daniel Scioli, Mauricio Macri e Sergio Massa e risentirà in maniera decisiva del decennio precedente, dominato in maniera pressoché incontrastata dai governi peronisti di Néstor Kirchner (2003-2007) e di sua moglie Cristina Fernández de Kirchner (2007-2015). Per tracciare scenari e comprendere le variabili in gioco, non si può prescindere dal ripercorrere quanto accaduto dal 2003 ad oggi.I governi peronisti di sinistra di Néstor Kirchner e di Christina Fernandez de Kirchner raggiunsero l'obiettivo di abbattere la povertà interna ma per contro instaurarono anche logiche clientelari, oltre a portare il protezionismo.
Ergo, un'economia come quella creata dai peronisti rischia di essere debole di fronte agli altri mercati e questa debolezza potrebbe palesarsi qualora l'economia argentina si aprisse al mercato globale.
Quindi, il voto potrebbe giocarsi tra queste due opzioni: la continuazione del protezionismo che da una parte può dare una certa "sicurezza" ma che dall'altro marginalizza l'Argentina nel panorama mondiale o l'apertura dell'Argentina al mercato globale, con la possibilità di trovare nuovi spazi in esso e nel contempo il rischio di fare saltare fuori le debolezze della sua economia.
L'alleanza con il Venezuela di Hugo Chavez e Nicolas Maduro non porta alcun vantaggio, essendo quel Paese al collasso economico.
Inoltre, il voto cattolico potrebbe mettersi contro la politica portata avanti fino ad ora, la quale legalizzò i matrimoni gay?
Bisogna tenere conto anche di questo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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