leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il Parmigiano secondo la Legge. Aperta la prima forma "kosher"".
All'EXPO è stata aperta la prima forma di formaggio Parmigiano-Reggiano "kosher", fatta secondo le regole dell'Ebraismo.
Nell'Ebraismo ci sono i cibi distinti con i termini "kosher" che significa "conforme, opportuno" e "taref", che è l'esatto contrario.
Nell'alimentazione "kosher", per esempio, non si mangiano carni come quella suina, quella equina e quella di coniglio, mentre il pollame, le carni bovine e quelle ovine e caprine si mangiano dopo averle private del sangue nella macellazione.
Inoltre, sono ammessi solo i pesci con squame e spine.
E' stata la "Ok Kosher Certification" a rilasciare il certificato di conformità del processo di lavorazione. La ditta di Parma, la "Bertinelli", che ha dato il via all'esperimento conta di produrre 5.000 forme in un anno, più del 50% della produzione di Parmigiano "regolare". Il mercato è ampio e non si rivolge soltanto agli osservanti, ma pure a chi sceglie di mangiare kosher per scelte di salute o alimentari.
Di sicuro, questa iniziativa del formaggio Parmigiano-Reggiano "kosher" aprirà all'Italia un grande mercato in Israele.
Inoltre. vedo in ciò anche qualcosa di "simbolico".
Il formaggio Parmigiano-Reggiano nacque nel Medio Evo e lo facevano i monaci nei conventi, per "conservare il latte".
Ora, una versione "kosher" di questo prodotto di "origine cristiane" è quasi un ponte tra l'Ebraismo ed il Cristianesimo.
E' vero che il cibo unisce tutti.
Cordiali saluti.
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