Cari amici ed amiche,
ultimamente, vengo attaccato pesantemente per avere riportato alcune parole un po' forti del mio amico e socio Morris Sonnino.
Leggete i commenti agli articoli intitolati "L'antisemitismo c'è ancora", "Papa Francesco: "No all'antisemitismo" e "Chiariamo una cosa!".
Morris può anche avere ecceduto con i toni (probabilmente, io ne avrei usati altri) ma bisogna capire bene la situazione.
Morris ha anche cittadinanza israeliana, va in Israele e lì ha anche dei parenti e degli amici.
Sappiamo tutti qual è la situazione attuale.
Israele è sotto l'attacco di terroristi che accoltellano la gente e che compiono attentati.
Da Gaza, i terroristi di Hamas sparano missili.
Se io avessi dei parenti e degli amici in quella situazione, io non starei zitto, proverei rabbia ed esprimerei ogni condanna verso i terroristi.
Quindi, io capisco perfettamente Morris.
Ho semplicemente riportato quello che sta passando una persona che sta vivendo sulla sua pelle una certa situazione.
Oltretutto, tanto su Facebook quanto su Twitter, lo stesso Morris ha subito attacchi indegni e minacce.
Qualcuno vuole che io mi metta contro di lui.
Ripeto, forse io non avrei usato lo stesso metodo nell'esprimere i concetti ma le parole vanno contestualizzate, tenendo conto della situazione reale, di cui ho parlato prima: la situazione in Israele e le minacce e gli insulti ricevuti.
Oggi, chi esprime certe idee (come quella difesa di Israele) viene insultato.
Ne so qualcosa pure io, che non uso le espressioni di Morris.
Morris amministra questo blog con me e Stephanie Caracciolo.
Quindi, anche lui deve avere parte in esso, come deve averla Stephanie.
Oltretutto, per me lui è più di un amico, quasi un fratello. E' anche coetaneo di mio fratello, il quale presto mi farà diventare zio.
Lo conosco dal 2010 e mi ricordo di una cosa che lui aveva fatto per me nel 2011.
Per avere criticato la decisione dell'UNESCO di riconoscere la Palestina, nel 2011 ero stato attaccato ed ingiuriato da una persona che mi aveva apostrofato con termini come "parassita" e "lavativo".
Io non sapevo di queste ingiurie, che però sono venute a conoscenza di Morris.
Morris avrebbe potuto fregarsene. Lui abita a cinquecento chilometri di distanza da me e ogni tanto se ne va in Israele.
Invece, sapete cos'aveva fatto lui?
Lui aveva segnalato la persona alla polizia postale.
Non dimenticherò mai questo gesto.
Il "caso Morris Sonnino" può essere paragonato ai casi delle persone che per difendere i loro beni, i loro cari è sé stessi dai malviventi sparano contro di loro.
Mi vengono in mente i casi di Graziano Stacchio e di Francesco Sicignano.
Nessuno vuole il Far West ma se non si sente tutelata e se viene lesa o le vengono messi in pericolo le persone e gli oggetti più cari una persona si difende.
Purtroppo, qui in Italia a certa gente non piacciono coloro che si difendono.
Invece, bisogna mettersi nei panni di chi è costretto a difendersi.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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