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giovedì 22 ottobre 2015

Questi buonisti non hanno altro da dire?

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere l'articolo de "Il Fatto Quotidiano" che è intitolato "Francesco Sicignano: la legittima difesa non è licenza di uccidere".
L'articolo è stato scritto da Daniela Gaudenzi.
Ora, mi pongo questa domanda: questi buonisti non hanno altro da dire?
Essi dicono che la legittima difesa non è la licenza di uccidere.
Il ventiduenne albanese (e non romeno, com'era stato scritto prima) che è entrato nella casa di Francesco Sicignano, il pensionato residente a Vaprio d'Adda (Milano) che gli ha sparato e l'ha ucciso, non aveva certo intenzioni amichevoli.
Io trovo veramente assurdo che si voglia fare passare Sicignano per un assassino.
Infatti, l'accusa che gli è stata rivolta è quella di omicidio volontario.
Questa accusa non ha senso.
A casa mia, una persona che si macchia di questo tipo di reato è quella che va a cercare e la uccide scientemente.
Francesco Sicignano non è andato a cercare l'albanese per ucciderlo.
E' stato l'albanese ad andare a casa sua di notte e per rubare.
Inoltre, viste le circostanze, Sicignano non sapeva quali fossero le intenzioni di quel giovane.
Egli non sapeva se egli fosse venuto solo per rubare degli oggetti o (peggio) per rapinare.
Sicignano si è difeso.
Se fossi stato al suo posto avrei preso la pistola ed avrei sparato,
La morte dell'albanese non è stata certo un fatto voluto ma se egli non fosse entrato in una proprietà non sua non sarebbe capitata.
Vorrei ricordare che i fenomeni di rapine e furti nelle ville stanno aumentando e che sempre più spesso le vittime sono gli anziani.
In molti casi le vittime vengono picchiate e muoiono.
La gente che fa queste cose non ha senso della dignità e del rispetto per la vita.
Forse, quello che sto per dire potrà fare storcere il naso a qualcuno ma questi malviventi sono peggiori anche della mafia.
Almeno, pur nella sua abiezione, la mafia (quella tradizionale) ha un codice di onore.
Un mafioso (tradizionale) non tocca i bambini e gli anziani.
Sia chiaro, non sto facendo apologia della mafia.
Anzi, condanno la mafia.
Chi, scientemente,  fa del male ad un bambino, ad un anziano, a un malato o a un disabile non può essere considerato nemmeno un essere umano.
Inoltre l'albanese in questione era già stato espulso dall'Italia per crimini commessi.
Come mai, egli era ancora nel nostro Paese?
Come ho scritto su "Ribellione Nazionale", dobbiamo stare attenti ai Balcani.
Il problema dell'immigrazione clandestino non riguarda più solo coloro che partono dalla Libia ma anche quelli che vengono dai Balcani, di cui non si parla.
Cordiali saluti.

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