Cari amici ed amiche,
ci mancavano solo i genitori di Gjergj Gjoni, il ventiduenne albanese che è entrato in casa di Francesco Sicignano per rubare e che è morto dopo che il padrone di casa gli ha sparato.
Come riporta "Il Giornale", Mark Gjoni e la moglie Marie difendono così il figlio: "Vogliamo avere giustizia". Poi la frase sibillina: "Ci affidiamo alle autorità italiane, siamo certi che i magistrati e i giudici sapranno dirci la verità su quanto è accaduto".
Bene bene!
I genitori di Gjergj non hanno insegnato al figlio che non si entra nelle case altrui senza il permesso e che, oltre ad essere un peccato, rubare è un reato?
Qui nessuno vuole la morte di nessuno ma Sicignano si è solo difeso.
Quest'ultimo non poteva sapere quali fossero le intenzioni di Gjergj.
Egli non sapeva se l'albanese era venuto per rubare o per fare qualcosa di peggio.
Sicignano ha solo difeso sé stesso e la sua casa.
Del resto, anche le stesse forze dell'ordine hanno le mani legate.
Basti pensare al vigilante che ha sparato da un ladro di rame, ferendolo.
Quel poveretto è stato condannato a quattro anni ed otto mesi di carcere.
Anche un poliziotto che spara rischia di essere punito.
Cosa deve fare un cittadino?
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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