leggete l'articolo del sito "Tempi.it" che è intitolato "Trascrizioni nozze gay. Se il giudice è cattolico (e legge Tempi) allora "è di parte"".
Il giudice del Consiglio di Stato Carlo Deodato ha reso nulle le trascrizioni fatte da alcuni sindaci dei matrimoni omosessuali contratti da cittadini italiani all'estero.
Ora, il giudice in questione, che si è definito un "giurista cattolico, sposato e padre di due figli" è stato attaccato dalla lobby gay e da chi simpatizza per essa, che lo avrebbero definito "non imparziale".
Chissà perché quando un giudice pronuncia una sentenza pro-matrimonio gay o pro-unione civile tra persone dello stesso sesso, pro-aborto,pro-eutanasia o qualcosa di "sinistra", "lor signori", quella della lobby gay e coloro che "quel giudice ha garantito lo Stato di diritto".
Invece, un giudice che si pronuncia in modo contrario viene visto come "reazionario", "parziale", "uno che non ha fatto un buon lavoro" e quant'altro.
La Costituzione italiana non riconosce il matrimonio gay.
La sinistra, la lobby gay ed i loro simpatizzanti se ne facciano una ragione.
Cordiali saluti.
Ignoranza caprina: in pratica per te i giudici debbono decidere secondo le loro inclinazioni politiche ed etiche e non secondo legge.
RispondiEliminaChe bimbominchia.
Il giudice in esame ha applicato la legge è quello è il suo lavoro. Lo stesso è avvenuto quando hanno emesso sentenze contrarie alla tua visione.
Ma in che mondo immaginario vivi? Bimbominchia.
Ma non hai nient'altro da fare se non seccare le palle alla gente?
RispondiEliminaMi hai bombardato con 11 commenti spam.
Visto che tu mi minacci usando la legge, io farò altrettanto.
Lo spam è illegale.
Leggi questo articolo ed impara a vivere: http://ribellionenazionale.blogspot.it/2015/10/la-lingua-biforcuta-del-comunista.html.
Tutti hanno capito il gioco a cui stai giocando!
RispondiEliminaTu cerchi di mettere in cattiva luce gli altri, senza mettere mai la faccia.