Queste sono le parole che lo scrittore Vasilij Grossman (1905-1964) scrisse nel suo libro "Vita e destino":
"L'antisemitismo si manifesta in modi diversi: nell'indulgenza beffarda e schizzinosa come negli stermini dei pogrom. Ha diverse ipostasi : può essere ideologico, interiore, latente, storico, quotidiano, fisiologico. Diverse pure le sue forme: individuale, sociale, di stato.
L'antisemitismo lo trovi al mercato e alle riunioni della presidenza dell'accademia delle scienze, in fondo al cuore di un vecchio o fra i bambini che giocano in cortile. Non è uno scopo ma un mezzo, è lo specchio dei difetti del singolo, della società civile e del sistema statale. Dimmi di cosa accusi gli ebrei e ti dirò che colpe hai. Espressione della mediocrità, Dell'incapacita di vincere uno scontro ad armi pari :nella scienza, nel commercio, nell'artigianato e nella pittura. L'antisemitismo del quotidiano è un antisemitismo non cruento. È la prova che al mondo esistono idioti, invidiosi e falliti.".
Anche l'avversione verso Israele è una forma di antisemitismo.
Ergo, chi è antisemita è un fallito.
Cordiali saluti.
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