Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo di "Panorama" che è intitolato "Il Papa a Roma ritrova le sfide più complesse".
L'articolo è stato scritto da Ignazio Ingrao.
Per qualche strano motivo, su certi temi, Papa Francesco negli USA è stato diplomatico.
Per esempio, di fronte al Congresso americano, egli ha omesso la sua denuncia di una "politica sottomessa al servizio dell'economia e della finanza".
Padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha detto che il Papa ha fatto questa omissione "per errore".
In certi casi, però, Papa Francesco ha saputo essere anche duro.
A Philadelphia, il Papa ha condannato duramente i preti pedofili e quei vescovi che li hanno coperti.
Ora, va ricordato che in Vaticano ci sono centinaia di processi arretrati a carico dei preti accusati di pedofilia.
La Congregazione per la dottrina della fede è ingolfata da questi processi che non riesce a smaltire.
A giugno, il Papa aveva istituito un tribunale in cui giudicare i vescovi accusati di coprire gli abusi ma ad oggi non c'è ancora la sua composizione.
Proprio a Roma, per il Papa ci sono le sfide.
Pensiamo al Sinodo che è in corso, il quale potrebbe essere un campo di battaglia tra i cattolici progressisti ed i conservatori.
Questo Sinodo è iniziato con il caso di monsignor Charamsa, il prete che si è dichiarato gay.
Pensiamo alla questione tra Israele ed i Palestinesi.
Nel 2014, Papa aveva pregato con il leader dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen ed il presidente di Israele Shimon Peres.
Questa cosa non ha sortito nessun effetto.
Anzi, la situazione è peggiorata e Papa Francesco si è attirato anche le critiche di una parte del mondo ebraico per il riconoscimento della Palestina.
In quel caso, a mio giudizio, il Papa ha fatto una gaffe.
Lo dico perché so di sacerdoti che a loro tempo dicevano che Papa Benedetto XVI aveva fatto una gaffe con la citazione dell'imperatore di Costantinopoli Manuele II Paleologo durante la Lectio Magistralis di Ratisbona che c'era stata nel 2006.
Io dico che Papa Francesco ha fatto una gaffe nel riconoscere la Palestina.
Lo dico senza rancore ed odio nei confronti del Papa.
Io non ho nulla contro il Papa.
Riguardo alla Cina, Papa Francesco vuole andare in Cina ma mentre Roma discute Pechino nomina i vescovi senza l'approvazione della Santa Sede.
La Cina si sta cristianizzando, un po' come fece l'Impero Romano, ma la Chiesa cattolica (quella in comunione con Roma) sarà minoritaria.
I vescovi che non hanno l'approvazione della Santa Sede non possono essere definiti cattolici.
Non dimentichiamo il Giubileo.
Termino nel modo in cui termina l'articolo.
Il Papa si appella al popolo, come fece Mao nel 1966, per la Rivoluzione culturale.
Sarà sufficiente per il suo ambizioso programma di riforme?
Io aggiungo che dobbiamo pregare per Papa Francesco.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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