Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "L'addio di Casini al centrino: "Torno nel centrodestra, Il Terzo Polo? E' Beppe Grillo"".
Pare che l'Unione di Centro Pierferdinando Casini voglia tornare nell'alveo del centrodestra.
Mi sorprende che coloro che (come Casini e Fini) hanno spaccato il fronte dei moderati (perché a loro dire temevano di essere "cannibalizzati" dal presidente Berlusconi) oggi vogliano tornare nell'alveo del centrodestra (che ha sempre la leadership del presidente Berlusconi) abbandonando il progetto del "Grande Centro".
Ricordo che Pierferdinando Casini era stato uno dei sostenitori più accaniti del governo presieduto da Mario Monti, quel governo che, con la sua politica e in quanto rappresentante della politica autoreferenziale e lontana dai cittadini, ha aperto la strada a Beppe Grillo.
Se Casini non avesse fatto quel "Terzo Polo" (con Francesco Rutelli e Gianfranco Fini), quel "Terzo Polo" con cui contribuì alla caduta del governo del presidente Berlusconi e fece salire Mario Monti, Grillo si sarebbe preso i voti dei suoi parenti ed amici e non il 25% dei voti degli italiani.
Questo ci deve fare riflettere.
Il "Terzo Polo" (o "Grande Centro") di Casini era stato un tentativo fallito di tornare alla politica della I Repubblica, quella I Repubblica in cui le maggioranze erano fatte con accordi tra partiti in Parlamento e non con il voto.
Ora, ha capito lo sbaglio.
Speriamo che non ricaschi nell'errore e che non ponga veti e condizioni inaccettabili per stare nel centrodestra.
Cordiali saluti.
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