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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 2 febbraio 2013

Storia di un suicidio politico

Cari amici ed amiche.

Vi voglio raccontare la storia di un uomo che (politicamente) si è rivelato essere un kamikaze.
Quest'uomo  Gianfranco Fini.
Mi ricordo di quel 1993, quando il presidente Berlusconi disse che se avesse votato per il sindaco di Roma avrebbe scelto Gianfranco Fini.
Poi, nel 1994, Forza Italia si alleò con il suo partito, l'ex-Movimento Sociale Italiano, poi divenuto Alleanza Nazionale, portando (finalmente) la destra al governo.
Tutto andava bene fino al 2007.
Nel novembre di quell'anno, il presidente Berlusconi decise di fondare il Popolo della Libertà, unendo tutte quelle forze moderate di centro e di destra, tra cui Alleanza Nazionale.
Fini si mostrò riottoso, fino alla caduta del governo Prodi, nel 21 febbraio 2008.
Finì decise di fondare, insieme al presidente Berlusconi, il Popolo della Libertà.
Egli sarebbe stato un candidato alla successione, quando il presidente Berlusconi si sarebbe ritirato.
L'8 aprile 2008, il Popolo della Libertà, insieme alla Lega Nord e al Movimento per l'Autonomia.
Tutto andò bene.
Fini divenne presidente della Camera dei Deputati.
Quindi, quello che politicamente era un "signor nessuno" divenne la terza carica dello Stato.
Questo, però, non gli bastò.
Infatti, egli iniziò ad avere una dialettica spesso ostile al Popolo della Libertà , soprattutto verso il presidente Berlusconi.
Il 29 marzo del 2010 ci fu la rottura.
Dopo avere fatto tanta dialettica contro il presidente Berlusconi ed il partito che lo portò alla terza carica dello Stato, Fini convocò alcuni membri del suo ex partito, per indebolire il presidente Berlusconi e farlo cadere, in caso di sconfitta alle elezioni in Piemonte e nel Lazio, ottenendo così un posto in un possibile nuovo governo con il centrosinistra.
Purtroppo per lui, il candidato del centrodestra in Piemonte Roberto Cota e quello nel Lazio Renata Polverini vinsero le elezioni.
Fini, allora, revocò la riunione e non riuscì a fare cadere il presidente Berlusconi.
Il 30 luglio 2010, però, Fini ed un gruppo di deputati a lui fedeli si staccarono dal Popolo della Libertà e fondarono Futuro e Libertà per l'Italia.
Questi si volle proporre come "nuovo centrodestra" e cercò di fare cadere il presidente Berlusconi ed il suo governo, sperando poi di avere un posto (o magari la Presidenza del Consiglio) in un nuovo governo, anche con il centrosinistra.
La maggioranza venne indebolita ed una coalizione che stava facendo ottime riforme (come il federalismo fiscale approvato nel 2009) non riuscì a fare più niente.
Nel 2011, il centrodestra perse le elezioni amministrative.
Questo fu un duro colpo e la crisi del centrodestra si aggravò.
L'11 novembre 2011, il presidente Berlusconi dovette dimettersi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e lasciare il posto al "tecnico" Mario Monti.
Anche Fini ed i suoi furono tra quelli che vollero Monti.
Anzi, egli si volle incensare come "eroe" del Paese che salvò l'Italia dal berlusconismo.
Il resto è storia recente.
Con il presidente Berlusconi, la disoccupazione giovanile era del 28%.
Con Mario Monti, essa è salita al 37%.
Con il presidente Berlusconi, la disoccupazione totale era all'8%.
Con Mario Monti, la disoccupazione totale è all'11%.
Da disoccupato, questa cosa non mi rassicura.
Con il presidente Berlusconi, l'Italia aveva una credibilità internazionale.
Per esempio, il 1 marzo del 2006 il presidente andò a parlare al Congresso americano e il 3 febbraio 2010 egli parlò alla Knesset, al Parlamento israeliano.
Mario Monti, invece, sarà ricordato per avere fatto votare presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite il riconoscimento della Palestina, senza tenere conto dei rischi per Israele (che è rimasto molto scontento) e per la pessima gestione dei due marò prigionieri in India.
Il governo del presidente Berlusconi aveva fatto delle buone riforme, come il federalismo fiscale, una riforma che avrebbe abbassato le tasse.
Il governo del presidente Berlusconi aveva tolto l'ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) sulla prima casa.
Il governo di Mario Monti, invece, ha di fatto disapplicato la riforma del federalismo fiscale, facendo salire le tasse.
Il governo di Mario Monti ha messo  l'IMU (Imposta Municipale Unica) sulla prima casa e ha massacrato di tasse le aziende, dando ben 4.000.000.000 di Euro del gettito per salvare la Banca "Monte dei Paschi" di Siena, la banca che come riporta l'articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Mps, non solo Mussari: ecco tutti i banchieri vicini al Pd" è la banca del Partito Democratico.
Quindi, cari elettori, prima di votare, ricordatevi di questo.
Intanto, Futuro e Libertà per l'Italia è oggi un partitino dato all'1,8% nei sondaggi e che, per portare qualcuno in Parlamento, si è alleato con Mario Monti e l'Unione di Centro.
Fini si vanta di avere salvato l'Italia ma in realtà l'ha portata nel baratro.
Egli crede di avere fatto un'opera buona per il nostro Paese ma in realtà l'ha affossato.
Fini avrebbe potuto essere un grande leader per il centrodestra ma la sua ambizione ha distrutto (in termini politici, ovviamente) lui e danneggiato il nostro Paese.
Per questo (scherzosamente) l'ho definito un kamikaze.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.