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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 16 febbraio 2013

Elezioni, uno scenario imprevedibile



Cari amici ed amiche.


Fino a qualche mese fa, il centrosinistra era dato per nettamente vincente ed il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani era già stato nominato Presidente del Consiglio.

Ora, invece, la situazione è cambiata radicalmente.
La ripresa del centrodestra (con la nuova discesa in campo del presidente Berlusconi e la rinnovata alleanza tra Popolo della Libertà e Lega Nord) e la presenza di altri movimenti (Scelta Civica con Monti per l'Italia, Movimento 5 Stelle, Rivoluzione Civile e Fare per Fermare il Declino) hanno cambiato lo scenario.
Prima, il centrosinistra era dato per vincente ovunque, persino in Lombardia e Sicilia.
Solo in Veneto era dato per vincente il centrodestra
Il clima stesso è cambiato. Prima, negli ambienti del centrodestra c'era rassegnazione. Tutto sembrava già scritto. Oggi, invece, c'è speranza.
Sondaggi alla mano, la Lombardia e la Sicilia sono tornate con il centrodestra ed il Piemonte e la Campania sono date in bilico.
Addirittura, su Facebook è comparso un sondaggio che darebbe il centrodestra in testa, con il 32% dei voti ed il centrosinistra lo seguirebbe con il 29,5%.
Non so se sia vero ma ritengo che il clima sia cambiato.
Le uniche regioni che il centrodestra può dare per perdute sono il Trentino-Alto Adige, l'Emilia-Romagna, la Toscana, l'Umbria e la Basilicata, che sono tradizionalmente di sinistra.
Per il centrodestra, vincere in queste regioni sarebbe come fare un terno al lotto.
Sarà molto difficile vincere anche in Liguria, anche se la cosa non è impossibile.
Sarà dura ma il centrodestra non dovrà partire sconfitto in questa regione, tenendo conto di quello che è accaduto nelle sue istituzioni.
In compenso, il centrodestra ha la certezza (o quasi) di vincere in Lombardia, in Veneto e in Sicilia e nelle altre regioni non vedo una partita chiusa in favore del centrosinistra.
In pratica, stando all'attuale legge elettorale, potremmo avere una Camera dei Deputati prevalentemente di centrosinistra ed un Senato prevalentemente di centrodestra.
Le proposte del presidente Berlusconi, come quella di restituire i soldi che erano stati prelevati con l'Imposta Municipale Unica (IMU) sulla prima casa , hanno ridato speranza agli elettori di centrodestra, anche tenendo conto del fatto che esse siano sostenibili.
A questo punto, tutto dipenderà da due fattori: l'affluenza alla urne ed i consensi sottratti ad una delle due coalizioni dagli altri movimenti.
Infatti, un'affluenza bassa favorisce il centrosinistra, che ha un elettorato molto più militarizzato.
Quanto ai consensi sottratti dai movimenti minori, bisognerà vedere se, per esempio, Rivoluzione Civile (la coalizione che fa capo ad Antonio Ingroia) possa togliere più voti al centrosinistra di quanti ne possa togliere Fare per Fermare il Declino (il movimento del giornalista Oscar Giannino) al centrodestra o viceversa.
Io non penso che il Movimento 5 Stelle e Scelta Civica con Monti per l'Italia siano determinanti poiché essi pescano voti da entrambi gli schieramenti.
Così, il centrosinistra (che non ha convinto la maggior parte degli elettori) corre ai ripari, ammiccando a volte a Monti e a volte ad Ingroia o spera che Beppe Grillo tolga più voti al centrodestra.
Io penso che lo scenario si possa determinare solo dopo il voto, tenendo conto anche del voto all'estero.
Cordiali saluti.

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