Cari amici ed amiche.
Possiamo dirlo: missione compiuta in Lombardia!
Il candidato di centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia Roberto Maroni ha battuto il suo sfidante, il candidato di centrosinistra Umberto Riccardo Rinaldo Maria Ambrosoli, prendendo il 42,81% dei voti.
Ambrosoli si è fermato al 38, 24%.
Gli altri candidati sono stati Gabriele Albertini (che è era sostenuto dalla lista Lombardia Civica e dall'Unione di Centro e ha preso 4,12% dei voti), Silvia Carcano (che era sostenuta dal Movimento 5 Stelle e che ha preso il 13,62% dei voti) e Carlo Maria Pinardi (che era sostenuto dalla lista Fare per Fermare il Declino, che ha preso l'1,26% dei voti).
Questo dimostra che non si deve strumentalizzare la questione della lotta alla criminalità organizzata.
Il centrosinistra aveva candidato Ambrosoli, per via della questione della lotta alla mafia (di cui il padre Giorgio fu vittima), ed è stato (giustamente) punito.
Del resto, Maroni si è sempre impegnato con i fatti nella lotta contro la mafia.
Ora si faccia la macroregione, un progetto che permetterebbe di risparmiare tanti soldi.
Purtroppo, la situazione è stata ben diversa nel Lazio e in Molise.
Nel Lazio, il candidato di centrosinistra Nicola Zingaretti, fratello del famoso attore Luca, quello che recitava il ruolo del commissario Montalbano, ha vinto con il 40, 64% dei voti.
Il candidato di centrodestra Francesco Storace si è fermato al 23,9% dei voti.
Gli altri candidati sono stati Davide Barillari (del Movimento 5 Stelle) che ha preso il 20,2% dei voti, Giulia Bongiorni (che era sostenuta da Futuro e Libertà per l'Italia e dalla coalizione di Mario Monti) che ha preso il 4,7% dei voti e Alessandra Baldassarri, del partito Fare per Fermare il Declino, che non è andata oltre lo 0,6%.
Sulle elezioni in Lazio ha pesato il caso di Franco Fiorito.
Quando nella coalizione di centrodestra ci sono cose non vanno bene, i suoi elettori si astengono.
Essi non sono ideologizzati come quelli di centrosinistra.
Di certo, Zingaretti ha vinto prendendo voti a Roma.
In Molise ha vinto il candidato di centrosinistra Paolo Frattura Di Laura, con il 44,70% dei voti.
Il presidente uscente e candidato di centrodestra Michele Iorio si è fermato al 27,54 % dei voti.
Gli altri candidati sono stati Antonio Federico, del Movimento 5 Stelle, che ha preso il 12,18 % dei voti, e Massimo Romano, di una lista civica, che ha preso l'8,67% dei voti.
In Molise ha pesato il fatto che si sia votato nel 2011.
In queste elezioni vinse Michele Iorio.
Poi, però, in seguito alle proteste del centrosinistra, il Consiglio di Stato annullò le elezioni il 29 ottobre del 2012 e decise di fare i rivotare.
Va notato che gli altri due candidati hanno tolto più voti a Iorio.
Quindi, c'è stato un voto di protesta.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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