La parola

Cari amici ed amiche.

Riporto il commento fatto da don Alberto Bertozzi, parroco di Roncoferraro,  al brano del Vangelo della Santa Messa di ieri sera:



"[1] Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto

[2] dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.

[3] Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane".

[4] Gesù gli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo".

[5] Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:

[6] "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio.

[7] Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo".

[8] Gesù gli rispose: "Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai".

[9] Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù;

[10] sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano;

[11] e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra".

[12] Gesù gli rispose: "È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo". [13] Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 4, versetti 1-13".

In questo brano il diavolo tentò Gesù Cristo dapprima facendo leva sul bisogno di beni materiali, poi facendo leva sull'ambizione di potere e poi facendo leva sul bisogno di essere riconosciuti.

Ora, avere dei desideri non è male, in sé.

Però, quando il desiderio va oltre e viene messo alla base della vita, l'uomo perde sé stesso.

Quando il diavolo disse a Gesù di trasformare le rocce in pane, egli volle fare sì che Gesù Cristo anteponesse i suoi bisogni materiali a Dio.

Quando il diavolo disse a Gesù che gli avrebbe dato i regni della Terra, a patto che quest'ultimo si prostrasse ai suoi piedi, egli volle fare una cosa molto semplice: provocare la rottura con Dio.

Quando il diavolo disse a Gesù di buttarsi dal pinnacolo del Tempio di Gerusalemme, egli volle fare sì che Gesù fosse riconosciuto solo per le apparenze, sfruttando il desiderio di essere riconosciuti dagli altri.

Questo tre desideri sono umani.

Tutti gli uomini possono avere appetito o fame.

Tutti gli uomini possono aspirare ad avere successo.

Tutti gli uomini vogliono essere riconosciuti.

Però, quando questi tre desideri travalicano quelli che sono il rispetto verso sé stessi ed il rispetto verso gli altri e porta l'uomo a rinnegare di fatto la fede, ecco che il disastro è servito.

Oggi c'è questa situazione.

Basti pensare al caso della politica.

Il linguaggio della politica di oggi è molto scaduto.

Anziché parlare di programmi ci si insulta.

Ognuno vuole sempre avere ragione sull'altro non sulla base delle idee e dei programmi ma sulla base delle offese personali.

Anche lo spettacolo è scaduto molto.

Il caso del Festival di San Remo ne è stato un paradigma, di cui don Alberto ha parlato.

Anche lo sport è un esempio di ciò.

Basti pensare agli insulti rivolti a Mario Balotelli dai tifosi interisti e alle frasi contro Diego Milito dai tifosi milanisti.

E' chiaro che dietro le parole ci siano delle persone e e che le parole esprimano ciò che c'è nei cuori delle persone.

In un certo senso, l'abdicazione del Santo Padre ci riporta a temi più profondi.

Il Papa è una figura potente.

Eppure, essere potenti significa avere grandi responsabilità e, spesso e volentieri, essere soli.

Anche qui la parola conta molto.

Cordiali saluti.