L'ipocrisia

Cari amici ed amiche.

Durante la celebrazione di oggi che si è tenuta nella chiesa parrocchiali di San Giovanni Battista (qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova), è stato letto questo brano del Vangelo:

"[1] Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.

[2] Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

[3] Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,

[4] perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

[5] Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

[6] Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.


[16] E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

[17] Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,
[18] perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Dal Vangelo secondo Matteo, capitolo 6, versetti 1-6, 16-18".

Mentre il parroco, don Alberto Bertozzi, leggeva, mi era venuta in mente una riflessione che ho messo su questo blog.

Troppo spesso, noi ci vogliamo mostrare migliori dei nostri simili.

Ci ergiamo a giudici e giudichiamo.

Ci crediamo infallibili.

Poi, quando veniamo giudicati facciamo una brutta figura.

Questa è l'ipocrisia.

Essa è presente ovunque.

Per esempio, l'ipocrisia è molto presente nelle politica.

Com'è noto, io sono entrato in politica e milito in un partito.

Mi dispiace sentire certi avversari che insultano ed accusano chi sta nella mia parte politica di immoralità.

Mi dispiace sentire che ci sono certe persone che lanciano giudizi e sentenze contro tutti e si ergono a moralizzatori.

Una cosa che ho imparato è proprio quella di non ergermi a moralizzatore.

Nessuno può ergersi a moralizzatore sugli altri.

Infatti, ogni uomo ha punti di forza e punti di debolezza.

Anzi, se io ho sbagliato verso qualcuno, chiedo venia. 

Lo stesso discorso può valere per il Santo Padre, Papa Benedetto XVI.

Molti lo accusano di "codardia", per avere deciso di abdicare.

Però, io vorrei vedere cosa farebbero i suoi accusatori se fossero al suo posto.

Egli ha sentito di non essere più in forze e ha deciso di farsi da parte.

Anche questo è fare un buon servizio alla Chiesa.

Dunque, io trovo che sia ipocrita, per esempio, citare l'esperienza del Beato Giovanni Paolo II per attaccare l'attuale Papa.

Forse, prima di giudicare, bisognerebbe riflettere.

Cordiali saluti.